User Generated Content: Il nuovo video di Ciaopeople
Che cosa siete disposti a fare per $ 5,00?
È questa la domanda a cui, ogni giorno, migliaia di persone rispondono su Fiverr. Uno sito che nasce al solo scopo di consentire agli utenti di mettere in vendita le loro capacità o, semplicemente, servizi di loro invenzione.
È il caso della finta amante Facebook, che promette di riuscire a far ingelosire la donna che amate attraverso post, messaggi, link; il tutto tramite la vostra bacheca Facebook. Oppure è il caso del ballerino in costume da Banana, che si renderà ridicolo per il vostro piacere: giullare dell’era cibernetica, danzerà su note a vostra scelta, vestito da frutto tropicale. Ma questi non sono altro che casuali esempi rappresentativi di un fenomeno che, in realtà, è vasto e grandemente variegato.
Basti pensare che, negli USA, il fenomeno è tanto diffuso che fiverr ha già sei competitors, ed è nato solo quest’anno, conquistando oltre 40.000 annunci in pochi mesi.
Tra i rivali più agguerriti di fiverr.com ci sono Jobsfor10, che si presenta come “il mercato del micro-lavoro” con costi tra i 5 e i 20 dollari; Tenbux che, invece, offre qualunque servizio possa valere 5 o 10 “sacchi” (in statunitense bucks); 7freelance in cui il prezzo di ciascuna prestazione è fissato alla cifra mediana di 7 dollari.
Ma non crediate che il fenomeno sia sconosciuto nel nostro paese. È finito il tempo in cui le novità ci mettevamo mesi se non anni per arrivare fino alle nostre coste, in rete tutto avviene in contemporanea. E, così, possiamo già presentarvi il clone italiano di fiverr, un clone a tutti gli effetti se non fosse che qui le offerte di lavoro hanno un prezzo che varia tra i 5 e i 200 euro ed è possibile aggiungere un video al proprio annuncio. L’indirizzo del sito in questione è Cinkue.
Lo User Generated Content va evolvendosi sempre più, assumendo i contorni di un vero e proprio fenomeno mondiale difficile da mappare, ma che possiamo sforzarci di comprendere. Al fine di avere un’idea chiara della direzione presa dal web e per poter prevedere il passo successivo, un passo che –a breve- ci porterà dalla versione 2.0 a quella 3.0.
Già nel 2006, Jerry Yang, fondatore e presidente di Yahoo! diceva:
“Non è necessario essere informatici per creare un programma. Stiamo osservando che ciò che si manifesta nel Web 2.0 e nel Web 3.0 sarà una grande estensione di tutto ciò, un vero e proprio mezzo comune … la distinzione tra professionista, semi-professionista e consumatore andrà sfocandosi creando un effetto rete per business e applicazioni”.
Pensate alla rete, al web tutto: quale fenomeno, oggi, non rientra almeno in parte nella definizione di UGC? I cybernauti sono sempre più attivi, sempre più disposti a creare e condividere video, foto, articoli, conoscenze e, da oggi, anche abilità è servizi. Ma da che erano free of charge gli User Generated Content cominciano ad essere venduti, ed è questo il passo decisivo.
Il passo che costringe le grandi aziende, i “professionisti” a trovare il mondo di competere con l’universo di utenti che offre il medesimo servizio a titolo gratuito o, comunque, ad un prezzo irrisorio. Il fenomeno è talmente diffuso, talmente virale, da spingere colossi informatici come Google o IBM ad investire nella ricerca e l’implementazione di software che possano simulare gli schemi di pensieri dell’essere umano, in modo da poterne prevedere le azioni, anticipandolo sul tempo. In poche parole, la creazione di un’intelligenza artificiale sarà alla base della nascita del web 3.0, un “web semantico”, il cui scopo principale sarà quello di comprendere e compenetrare lo UGC.
Ed è proprio per illuminare questo aspetto ancora poco conosciuto dello UGC che abbiamo deciso di creare un video.
Lo scopo di questo filmato non è solo quello di promuovere il lancio del nostro nuovo sito corporate, ma anche quello di mostrare che cosa significa, oggi, User Generated Content e quale sarà uno dei futuri possibili della rete.
Abbiamo perciò deciso di pagare 15 utenti di fiverr per vedere ciò che avevano da offrire, ed abbiamo poi mixato le loro prestazioni al fine di creare un video corporate che offrisse una postazione privilegiata, una finestra sul mondo del web da cui poter osservare al microscopio uno dei più avanguardistici aspetti dello UGC. Siamo assolutamente certi di aver colpito al cuore del futuro, riuscendo a fotografare un momento di passaggio, la soglia liminare che separa ciò il web che è stato da ciò che sarà.
Se volete affacciarvi a dare un’occhiata, non dovrete far altro che premere play.