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Usa, bimbo di 10 muore dopo essere stato picchiato e bruciato

Il piccolo, che si chiamava Christian Pearson, è stato trovato con ustioni di secondo e terzo grado, lividi alla schiena, al torace, collo e testa. In carcere la madre e il compagno accusati degli abusi.
A cura di S. P.
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Un bambino di dieci anni che si chiamava Christian Pearson è morto domenica sera intorno alle 22.30 presso il Phoenix Children's Hospital dopo che giovedì era finito in ospedale con gravi ustioni e contusioni. Il bambino, di Chino Valley (Arizona), sarebbe stato maltrattato da sua madre e dal compagno di quest’ultima. Due persone – lei si chiama Julianna Moreno e ha trentaquattro anni e lui Daniel Terry, trentasei anni – che dopo quanto accaduto al piccolo Christian sono stati arrestati. La coppia inizialmente è stata accusata di tentato omicidio e abusi su minore, accusa che dopo la morte del bambino si è trasformata in omicidio di primo grado. Entrambi attualmente sono rinchiusi nel carcere di Camp Verde con una cauzione fissata sui due milioni ciascuno.

Christian ha potuto donare i suoi organi – A far arrivare l’8 giugno scorso i soccorritori dalla giovane vittima è stata una telefonata al 911 in cui qualcuno ha dato notizia di un bambino che non respirava. Arrivati sul posto, i soccorritori hanno trovato il piccolo con ustioni di secondo e terzo grado, lividi alla schiena, al collo e alla testa. Il bambino, da quanto è emerso, è stato picchiato e bruciato e dal momento in cui è stato soccorso non si è mai svegliato dal coma. “Era un bravo ragazzo, molto intelligente a scuola”, ha detto il padre Eric, confermando che sono stati donati i suoi organi. Ai media americani l’uomo ha anche ricordato suo figlio come un bambino che amava fare sport e guidare la sua bici.

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