Usa, atterraggio d’emergenza su pista abbandonata in un’isoletta del Pacifico

I passeggeri a bordo del volo della United Airlines, costretto ad effettuare un atterraggio di emergenza sulla Midway Island, un minuscolo atollo di 2,4 miglia quadrate nel Pacifico, dopo che un ‘odore elettrico' era stato rilevato nella cabina di pilotaggio, affermano che ci sono stati problemi prima del decollo dell’aereo. Il pilota ha anche fatto un annuncio sul fatto che “c’era fumo nella cabina di guida e il radar non funziona” secondo quanto sostenuto dai passeggeri e citato dal Daily Mail. Il volo UA201 – un Boeing 777 che trasportava 335 passeggeri e 12 equipaggi da Honolulu a Guam – venerdì è stato costretto ad atterrare su una delle isole più remote del mondo. Secondo quanto affermato da un portavoce della United Airlines, Mary Clark, durante il volo c’è stato un ‘errore meccanico' che ha costretto alla deviazione tre ore dopo il decollo. Ma l'aereo era già in ritardo sulla pista prima di lasciare le Hawaii giovedì, come riferito dal team di supporto alla manutenzione dell’aeroporto.

Secondo Karen Von-Merveldt Guevara di Sedona, in Arizona, il pilota avrebbe parlato di fumo e di mancanza di radar e altri sistemi, tra le criticità. “Dopo una turbolenza eravamo tutti in silenzio. Io penso che tutti stessero pregando” ha detto alla CNN. La donna stava dormendo quando i problemi sono iniziati e di essersi  svegliata sentendo un assistente di volo che parlava nervosamente con un altro passeggero. “Ad un certo punto quell’odore metallico è aumentato. Sono stata costretta a mettermi un fazzoletto davanti alla bocca perché l'odore di sostanze chimiche era troppo forte”. “Era una situazione terribile. Credo che tutti in quel momento pensavano che fossero morti”.