USA, a 101 anni Virginia lavora ancora come pescatrice di aragoste
Ricordate il film Nomadland, interpretato da Frances McDormand? L'opera racconta la storia di una donna ultrasessantenne che, dopo aver perso il lavoro ed essere rimasta vedova, è costretta a viaggiare attraverso gli Stati Uniti a bordo di un piccolo van e ad arrangiarsi con lavori sempre diversi per poter sopravvivere. Il film, diretto da Chloé Zhao, ha vinto tre premi Oscar ed è una critica feroce al capitalismo statunitense. Lo stesso che costringe oggi Virginia Oliver, 101 anni suonati, a lavorare ancora come pescatrice di aragoste al largo della costa rocciosa del Maine.
La donna ha iniziato a fare questo lavoro quando aveva appena otto anni e 93 anni dopo continua a catturare crostacei insieme a suo figlio Max, di 78 anni. I suoi medici le hanno ripetutamente consigliato di smettere di farlo, visti i pericoli che un'attività del genere comporta, ma lei non vuole saperne di "appendere al chiodo" le trappole per aragoste. La ragione principale della sua scelta di continuare a lavorare è il prezzo di questi "gioielli" del mare, che nel corso degli anni è aumentato di almeno 15 volte: se durante la Seconda Guerra Mondiale infatti le aragoste costavano 28 centesimi al chilo ora il loro valore è esploso e da cibo venduto soprattutto ai lavoratori è diventato un prodotto di lusso. "Tutti noi continuiamo a chiederle perché continua a svegliarsi ogni mattina e ad andare in mare anziché godersi gli ultimi anni di vita in pace", raccontano gli amici. "Perché è quello che voglio fare e perché ne ho bisogno", risponde Virginia.