Usa, 38enne ammette: “Ho ucciso un uomo con un’iniezione nel pene”
Iniettò silicone nel pene di un ragazzo di 22 anni e così facendo lo uccise. Ora, a distanza di quattro anni dalla morte del giovane Justin Street, la 38enne Kasia Rivera si è dichiarata colpevole di omicidio. In un tribunale del New Jersey la donna, originaria della Giamaica, ha detto di essere colpevole di omicidio colposo ed esercizio abusivo della professione. Secondo l’accusa, il ragazzo si era rivolto a lei nel maggio del 2011 perché voleva aumentare le dimensioni del proprio pene. La donna avrebbe così provato a iniettargli del silicone, ma avrebbe provocato un’embolia. Il 22enne è morto il giorno successivo all’iniezione avvenuta a casa della donna.
Dopo qualche mese dal tragico episodio, le autorità del New Jersey hanno arrestato la donna che ora è in attesa della decisione dei giudici: la sentenza nei suoi confronti arriverà il prossimo 19 ottobre. La donna rischia anche di dover scontare l’eventuale condanna nel Paese natale. Nel corso dell’ultima udienza relativa al processo di Rivera è emerso anche un presunto tentativo di corruzione dei giurati. Alcuni di loro, infatti, hanno detto di essere stati avvicinati da un uomo che gli ha offerto denaro in cambio di un verdetto a favore della 38enne. L’imputata da parte sua ha detto di conoscere quell’uomo che però avrebbe agito a sua insaputa.