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Usa, 16enne vittima del sexting al capo Fbi: “Hai perpetuato l’abuso rivelando mio nome”

La ragazzina è finita al centro dell’inchiesta sullo scandalo email in Usa dopo aver ricevuto messaggi a sfondo sessuale dall’ex marito della più stretta collaboratrice di Clinton: “Pensavo che cooperando con l’indagine la mia identità come minore sarebbe rimasta segreta”
A cura di A. P.
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"Rivelando il mio nome ai media anche lui mi ha reso vittima", è la pesante accusa al capo dell'Fbi,  James Comey, da parte di una ragazzina di 16 anni vittima del sexting e finita suo malgrado al centro delle polemiche dopo il nuovo scandalo email collegate al Hillary Clinton, la candidata dei democratici per la corsa alla Casa Bianca. In una lettera aperta pubblicata da Buzzfeed, l'adolescente accusa il numero uno dell'Fbi di averla data in pasto ai media rivelando la sua identità dopo che lei si era fidata collaborando con l'agenzia federale statunitense nell'inchiesta.

La ragazza, quando aveva ancora 15 anni, è stata destinataria di alcuni messaggi a sfondo sessuale inviati da Antony Weiner, l'ex marito di Huma Abedin, la più stretta collaboratrice di Clinton. Le email, trovate nel laptop di Weiner, sono finite nell'inchiesta sul server privato usato dalla candidata democratica quando era segretario di stato Usa. Per questo era stara chiesta la collaborazione della ragazzina che però suo malgrado si è ritrovata citata nella lettera del capo Fbi che annunciava il supplemento d'inchiesta sulle nuove email.

"Pensavo che cooperando con l'indagine la mia identità come minore sarebbe rimasta segreta. Ora non più, la mia famiglia ed io siamo travolti da telefonate e email di reporter", scrive la ragazzina nella lettera, aggiungendo: "Avevo raccontato la mia storia in origine per proteggere altre ragazze in modo che non diventassero vittima di predatori online". "Anthony Weiner è una persona che abusa. La sua lettera per informare il Congresso, però ha contribuito a perpetuare questo abuso. Come posso ricostruire la mia vita quando lei ha trasformato la mia storia nello scopo di ogni cronista?" ha proseguito la 16enne rivolta a Comey, concludendo: "Ora la aggiungo alla lista delle persone che mi hanno reso una vittima".

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