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Uomo va dalla 13enne per fare sesso, genitori di lei lo legano in diretta facebook: arrestati

La coppia non si pente di quanto fatto e accusa la polizia di non essere intervenuta su loro denuncia quando hanno scoperto l’appuntamento del 28enne con la minore e gli scambi di foto e messaggi hot.
A cura di A. P.
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Quando hanno scoperto che quell'uomo di 28 anni stava giungendo a casa loro per fare sesso con la loro figlia 13enne, lo hanno atteso di nascosto e infine immobilizzato e messo a testa in giù prima di chiamare la polizia, riprendendo l'intera scena con un telefonino in diretta Facebook. Per questo due genitori canadesi di Port Alberni , sull'isola di Vancouver, sono stati arrestati nei giorni scorsi dalla polizia che è  intervenuta sul posto dopo la loro chiamata. I due genitori, rilasciati poco dopo, però no si dicono pentiti di quanto fatto e assicurano: "Non pensiamo avremmo potuto fare nient'altro e in modo diverso, è la polizia che avrebbe potuto fare qualcosa di diverso".

La coppia infatti aveva denunciato il 28enne già nei giorni precedenti dopo aver scoperto un intenso scambio di messaggi e foto hot con la figlia minorenne, accusandolo di essere un predatore di minori. "L'abbiamo sorpreso e lo abbiamo immobilizzato e chiamato la polizia perché quando ho chiesto alla polizia di venire a casa nostra per questo incontro, hanno detto  di no", ha raccontato la madre della 13enne, aggiungendo: "Sono andata alla polizia e ho chiesto loro di venire con me. Non è il mio lavoro, è il loro. Ecco perché ho filmato tutto".

I genitori hanno detto di aver provato per sei settimane a far intervenire la polizia ma di aver deciso infine di agire da soli per incastrare l'uomo che avrebbe inviato foto nude e messaggi sessualmente espliciti alla figlia. La polizia dal suo canto ha detto che dopo le segnalazioni stavano già indagando sul presunto molestatore  e sul caso della  ragazzina che si era fatta convincere a inviare foto e a incontrarlo. "A volte le indagini richiedono tempo perché quando indaghiamo vogliamo farlo bene, le persone devono mostrare un po' più di pazienza" hanno spiegato gli inquirenti che ora hanno avviato anche un'indagine separata sul presunto attacco e sulla reclusione forzata relativi al video.

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