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Ucciso a otto anni dal padre “perché effeminato”

La tragica storia di Alex, un bambino di otto anni morto in ospedale dopo essere stato violentemente pestato dal padre. Sarebbe stato picchiato a morte perché “non voleva tagliarsi i capelli”.
A cura di S. P.
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Alex era un bambino di 8 anni che amava lavare i piatti, gli piaceva aiutare la mamma nelle faccende domestiche, amava anche la danza del ventre e non voleva farsi tagliare i capelli. Avrebbe avuto, insomma, dei comportamenti troppo “effeminati” secondo suo padre, il 34enne André Moraes Soeiro. Comportamenti per colpa dei quali il piccolo sarebbe stato ucciso dal genitore. La tragica storia di Alex arriva dal Brasile, da un quartiere povero alla periferia ovest di Rio de Janeiro. Il piccolo è stato picchiato a morte dal padre, a quanto pare perché – appunto – non voleva tagliarsi i capelli. Alex è arrivato al pronto soccorso in condizioni disperate e si è spento poco dopo: la madre ha raccontato che suo figlio – che per i medici presentava anche segni di malnutrizione – era caduto in casa.

Ma il bambino aveva un'emorragia interna e il fegato perforato per le botte ricevute. Il padre, un disoccupato con precedenti legati al traffico di droga, ha ammesso che picchiava spesso suo figlio perché era “molto disobbediente”. Sono stati i vicini di casa a fornire in seguito un’altra verità: l'uomo accusava Alex di avere un comportamento effeminato proprio perché amava la danza del ventre e gli piaceva aiutare la mamma. “Ti insegno io a camminare come un uomo”, si sarebbe rivolto così il padre al bambino prima di iniziare a picchiarlo con violenza.

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