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Uccise sua figlia con un colpo di pistola in testa, la madre lo perdona: “Fu lei a chiedercelo”

Kate Grosmaire ha perdonato l’assassino di sua figlia Conor McBride: “Fu lei, poco prima di morire, a chiederci di perdonarlo”.
A cura di D. F.
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E' possibile riuscire a perdonare l'uomo che ha assassinato tua figlia? A questa domanda molto probabilmente quasi tutti risponderebbero di no, che si tratta di un gesto impossibile: eppure non è il caso di Kate Grosmaire, che è riuscita – ovviamente non senza difficoltà – a perdonare Conor McBride, giovane ritenuto colpevole sette anni fa dell'omicidio di Ann, figlia di Kate: all'epoca dei fatti 19enne, McBride nel pomeriggio del 28 marzo 2010 entrò nella stazione di polizia di Tallahassee e si avvicinò al bancone. Gina Maddox, l’agente di turno, si accorse che era agitato e gli chiese come poteva aiutarlo. “Dovete arrestarmi” rispose McBride. “Ho sparato in testa alla mia ragazza.” E siccome la Maddox, presa alla sprovvista, non replicò immediatamente, McBride aggiunse: “Non è uno scherzo”.

Effettivamente circa un'ora prima il ragazzo aveva sparato a Ann Margaret Grosmaire. I due erano fidanzati da tre anni; lei era una ragazza alta, bionda e come lui studiava al Tallahassee Community College. Per quasi due giorni di fila avevano continuato a litigare di persona, per sms e al telefono. Una discussione come tante altre sfociata nel peggiore dei modi, con McBride che afferrò una pistola e sparò in testa alla compagna

Quella sera Andy Grosmaire, il padre di Ann, corse in ospedale per assistere la figlia ricoverata nel reparto di terapia intensiva del Tallahassee Memorial Hospital. Alcune funzioni cerebrali erano ancora attive, e fu proprio la ragazza – con un filo di voce – a dire a suo padre: "Perdonatelo”. La risposta fu immediata. “No” replicò ad alta voce. “Assolutamente no. E’ impossibile”. Eppure Andy continuava a sentire la voce della figlia: “Perdonatelo. Perdonatelo”.

Pochi giorni dopo Ann morì. Troppo gravi le ferite riportate. I genitori non dimenticarono quel suo ultimo appello e la richiesta di perdonare il suo assassino. Non fu facile, ma anche grazie a una fede incrollabile è quello che fecero. Oggi Kate, sua madre, spiega: "Vogliamo che l'eredità di nostra figlia sia semplicemente amore. Non vogliamo che la vita di Conor McBride venga distrutta".

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