Uccisa a 24 anni e trovata in sacchi di plastica: “Il corpo tagliato in 14 pezzi”
Va avanti il processo nel Nebraska per la morte di Sydney Loofe, una ragazza scomparsa a 24 anni dopo aver detto che stava per andare a un appuntamento con un uomo che aveva conosciuto su Tinder. Le ultime tracce di Sidney risalgono al 15 novembre 2017, quando la ragazza pubblicò su Snapchat una sua foto scrivendo: “Pronta per il mio appuntamento”, ma il corpo senza vita è stato ritrovato solo diversi giorni dopo. A quanto emerso, il corpo completamente smembrato era stato nascosto in alcuni sacchi di plastica abbandonati in un campo. Per la morte della ventiquattrenne sono stati arrestati Aubrey Trail, 52 anni, e la fidanzata 25enne Bailey Boswell, entrambi accusati di omicidio. Michelle Elieff, patologo forense, ha riferito durante il processo che dall’autopsia è emerso che sul corpo di Sydney c’erano segni di lotta ma gli avvocati della difesa sostengono la linea dell’incontro sessuale finito male.
Per la difesa la donna sarebbe morta dopo un incontro sessuale – Secondo la difesa, la giovane avrebbe accettato di partecipare all’incontro con l’uomo e la fidanzata dietro il pagamento di una somma di denaro e la sua morte sarebbe stata causata da soffocamento avvenuto durante un gioco erotico finito male. Una ricostruzione contestata dall’accusa, secondo cui gli imputati avrebbero usato l’app Tinder per attirare la ragazza in una trappola, pianificando il rapimento e l’omicidio. Dalle analisi è emerso che la donna è morta la sera stessa dell’appuntamento, soffocata con il filo di una prolunga e poi tagliata in 14 pezzi. Durante il processo alcuni testimoni hanno raccontato che Trail aveva già in passato adescato donne su Tinder. Qualcuno avrebbe anche detto che la coppia sotto accusa parlava sempre di omicidi e torture.