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Uccide tutta la sua famiglia e poi confessa gli omicidi su Facebook

La follia omicida di Randy Janzen, canadese, è stata innescata da una malattia che affliggeva la figlia di 19 anni. Dopo averla uccisa, ha deciso che la stessa fine doveva toccare alla moglie e all’altra figlia. L’uomo si sarebbe poi suicidato.
A cura di B. C.
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Emily, Randy, e Laurel Janzen
Emily, Randy, e Laurel Janzen

“Ora la mia famiglia è cielo e non soffre più. Ho grande rimorso per le mie azioni, mi sento sporco. Mi prendo la piena responsabilità di questi omicidi. Mi dispiace per tutti coloro a cui ho fatto male. Riposate in pace miei cari”. È il post su Facebook di un padre canadese di Langley che avrebbe confessato così l'omicidio della figlia, della moglie e della sorella sul social network. Come scrive l’Huffington Post canadese, Randy Janzen, questo il nome dell’uomo, sarebbe stato tormentato dalle emicranie debilitanti che affliggeva la figlia di 19 anni, Emily, così ha scritto una confessione nel pomeriggio di Giovedi: "Ho preso una pistola e le ha sparato in testa. Ora lei è libera”. Poi avrebbe ucciso la moglie Laurel, "perché una madre non avrebbe sopportato la morte della figlia". E in seguito avrebbe ucciso anche la sorella Shelly, che viveva in un altro stabile, "per non farla vivere nella vergogna". Il tutto però sarebbe scaturito dal male che affliggeva Emily: "Non riuscivo a vedere la mia bambina stare male per un altro secondo", ha scritto Janzen nella sua confessione.

Giovedì pomeriggio la polizia di Langley è intervenuta dopo che qualcuno ha notato il post su Facebook. La polizia ha così circondato uno degli stabili dove sarebbe avvenuto il delitto e ha cercato di mettersi in contatto con l'uomo. Gli agenti avrebbero poi sparato granate, facendo prendere fuoco all'appartamento. I vicini affermano di aver sentito degli spari dall’abitazione. Si ritiene che Janzen sia morto: si sarebbe suicidato durante la trattativa con la polizia. Gli inquirenti ancora non confermano che il post sul social network sia stato scritto dall'uomo.

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