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Uccide padre, madre e sorella per l’eredità: incastrato da Facebook

Allan Hruby , 19 anni, è accusato di aver massacrato tutta la sua famiglia nella loro casa di Duncan, Oklahoma. Di fronte agli inquirenti si è giustificato: “Avevo un debito di 3 milioni di dollari”. Ad incastrarlo una serie di post sul social network.
A cura di B. C.
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Facebook ha consegnato alla polizia le prove che hanno permesso di incastrare un teenager accusato di aver sparato a morte i suoi genitori e la sorella nel tentativo di ottenere l’eredità di famiglia. La storia è quella di Alan Hruby, un ragazzo di 19 anni di Duncan, Oklahoma. Grande amante dello shopping e della bella vita, passioni che però lo avrebbero portato nelle mani degli strozzini. Il giovane aveva accumulato un debito di circa 3 milioni di dollari. Non sapendo come uscirne ha deciso di ammazzare i genitori per riscattarne l’eredità e poi fare lo stesso con la sorella. “Era l'unica erede insieme a me, non volevo dividere i soldi con lei”, si è giustificato di fronte agli inquirenti, secondo quanto riporta il Daily Mail.

Le vittime
Le vittime

Alan Hruby avrebbe così ucciso suo padre John, 50 anni, la madre Tinker, 48, e la sorella 17enne Katherine nella loro casa di Duncan. Alcuni messaggi sulla sua pagina di Facebook suggerivano un forte astio nei confronti della famiglia, mentre in altri post il ragazzo si vantata delle sue abitudini da “shopping-dipendente" e della sua gioia nello “strisciare la sua carta di credito”, scriveva nel suo blog. "E quando sei in atteso che lo schermo dica: ‘Approvato’, inizi ad accusare palpitazioni cardiache e poi una scarica di adrenalina”. Hruby non si faceva mancare nulla, come suggeriscono le immagini sul suo profilo Instagram: viaggi costosi, orologi e auto di lusso. I pubblici ministeri hanno descritto Hruby come un adolescente “ossessionato dal denaro” che, per sua stessa ammissione, “era andato in bancarotta, a causa di una grande varietà di spesa in questi ultimi tempi”. E’ inoltre emerso che aveva collezionato vari debiti. Tutto ciò dopo aver rubato la carta di credito di sua nonna, ed averne utilizzata un’altra non appartenente a lui mentre era a Parigi. Il ragazzo rischia anche la pena di morte.

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