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Uccide la rivale in amore, le ruba l’identità e per cinque anni si finge la vittima sui social

Shanna Golyar, 42 anni, nel 2012 ha ucciso la rivale in amore Cari Farver con un colpo di pistola, occultando poi il cadavere. Da quel momento, per cinque anni ha finto di essere Cari sui social network allo scopo di sviare le indagini degli investigatori. È stata condannata alla pena di morte.
A cura di C. M.
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Prima ha assassinato la sua rivale in amore, poi ha cercato di coprire l'omicidio costruendosi una personalità alternativa sui social network. È la storia di Shanna Golyar, 42 anni, condannata ieri alla pena di morte per l'assassinio di Cari Farver. La Golyar 5 anni fa ha ucciso Cari, una mamma di 37 anni, dopo averla vista lasciare l'appartamento di un uomo che le piaceva da tempo. Dopo aver ammazzato Cari, per molto tempo Shanna si è finta la sua vittima sui social network, creando un profilo Facebook ad hoc per cercare di sviare gli investigatori che indagavano sulla scomparsa della 37enne. Secondo quanto ricostruito, la quarantaduenne avrebbe ucciso la donna e in seguito dato fuoco alla propria casa per coprire le tracce dell'omicidio. "Quello che alcune persone sono capaci di fare mi ha sempre stupito", ha dichiarato il giudice Timothy Burns, pronunciando la sentenza di condanna. Shanna Golyar, dopo aver ucciso Cari Farver, si sarebbe impossessata del telefono della vittima per sfruttare la sua identità.

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Nel maggio del 2013, fingendosi sempre Cari, Shanna ha scritto su Facebook: "Ho chiesto a mio figlio Max di venire con me, ma non voleva", come a spiegare che il figlio si fosse rifiutato di scappare nel nulla con la propria mamma. Ma Cari era già morta da molti mesi, quel post era fasullo. Shanna ha anche inviato un messaggio alla mamma di Cari Farver, Nancy Raney, nel giorno della festa della mamma del 2014, riaccendendo la speranza della famiglia, che a quel punto pensò che Cari fosse viva e si fosse solamente allontanata volontariamente per motivi misteriosi. Ma anche questo messaggio era falso, inviato da Shanna che tentava di coprire la verità sulla fine di Cari. Non trovando il corpo, gli investigatori hanno iniziato a vagliare numerose ipotesi e a condurre indagini parallele. Analizzando un pacchetto di gomme, hanno trovato delle impronte digitali che in seguito si sono rivelate essere dell'assassina. Solamente nel giugno del 2017, però, Shanna Golyar ha confessato l'omicidio, spiegando di aver ucciso Cari per gelosia. Il procuratore Brenda Beadle, commentando il caso, lo ha definito l'omicidio tra i "più calcolati e bizzarri" al quale avesse mai lavorato.

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