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Uccide il coinquilino e lo seppellisce in giardino: dopo 4 anni confessa l’omicidio

Sebastian Bendou, 36 anni, francese, ha ucciso il suo connazionale, Christophe Borgye, nel 2009 con l’aiuto di un complice. E’ riuscita a farla franca, ma dopo quattro anni il rimborso per l’orribile delitto lo ha sopraffatto…
A cura di B. C.
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Ha ucciso il suo coinquilino e lo ha seppellito in una tomba nel loro giardino. Oggi, a quattro anni da quell’orribile delitto, ha confessato. Sebastian Bendou, 36 anni, ha accoltellato e torturato Christophe Borgye nel 2009, insieme ad un complice, Dominik Kocher, scozzese di 35 anni, in un “brutale aggressione pianificata” come ha detto il magistrato che sta seguendo il caso di omicidio. Ha poi nascosto il corpo della vittima in una tomba di mattoni fatti in casa e ricoperta di cemento nel loro stesso giardino a Ellesmere Port, in Inghilterra. La coppia di assassini pensava di averla fatta franca dopo che la polizia aveva giudicato la sparizione della vittima come un normale caso di scomparsa. Le indagini sono state chiuse e Bendou è tornato nella natia Francia.

Ma nel corso dei mesi, l’uomo è stato travolto dai rimorsi. Così nel maggio dello scorso anno è tornato in Regno Unito e ha chiamato la polizia da una cabina telefonica: “Tutto questo è troppo per la mia mente”. Il giorno successivo ha condotto gli agenti alla casa dove il corpo di Borgye, steward di una compagnia aerea, giaceva ancora. Un martello e due coltelli sono stati trovati vicino al cadavere, avvolto in un piumino e in un telone. Dalle indagini è emerso che Bendou – anch’egli francese – si sarebbe condizionare dal suo complice che lo aveva convinto che Borgye fosse una spia francese. Bendou è stato giudicato colpevole di omicidio, ma la sua pena verrà decisa solo nelle prossime udienze. Dominik Kocher è stato giudicato colpevole in un'udienza precedente e condannato all’ergastolo.

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