Uccide i 5 figlioletti e va in giro coi cadaveri, infermità mentale per evitare pena di morte
"È un papà che pare molto preoccupato dal fatto che non è in grado di mantenere la casa, ma i bambini sembrano essere puliti, curati e vestiti in modo appropriato", così un assistente sociale statunitense del South Carolina descriveva un padre divorziato alle prese con i suoi cinque figlioletti appena due settimane prima che l'uomo uccidesse tutti i suoi piccoli in casa, andandosene poi in giro coi cadaveri nel bagagliaio dell'auto. Ora, per quella sanguinosa strage famigliare, il 37enne Timothy Ray Jones Jr sarà processato dal Tribunale della contea di Lexington e rischia una condanna alla pena di morte. Se i giurati lo indicheranno come colpevole, infatti, dovranno poco dopo stabilire se condannarlo all'ergastolo o alla pena capitale. Per evitare quest'ultima possibilità i suoi legali hanno già annunciato di voler puntare sull'infermità mentale dell'uomo.
Per sua stessa ammissione infatti non c'è nessun dubbio sul fatto che a uccidere i figlioletti di 8, 7, 6, 2 e 1 anno nella loro casa di Lexington nell'agosto 2014 sia stato proprio lui. Secondo la ricostruzione dell'accusa, l'uomo ha strangolato quattro di loro e ha picchiato a morte il quinto, poi ha avvolto i corpi in sacchetti di plastica, li ha messi nella parte posteriore del SUV e ha guidato per una settimana, percorrendo oltre 1100 chilometri attraverso il North Carolina, la Georgia, l'Alabama e infine il Mississippi dove è stato casualmente fermato e arrestato.
Quando è stato arrestato a un posto di blocco per guida in stato di ebbrezza, in macchina non aveva più i cadaveri dei figli ma quando gli agenti hanno scoperto che il retro del suo Suv emanava un odore terribile e c'era sangue ovunque, è emersa la drammatica vicenda. Come lui stesso ha ricostruito, nel suo vagare, l'ingegnere informatico ha seppellito i resti dei bimbi ai piedi di una collina vicino a Camden, in Alabama.