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Travolge un 16enne e pubblica foto del cadavere su Facebook: “Ho ucciso un uomo”

Trevius, 16 anni, stava andando a comprare il pane per la mamma a Jacksonville, in Florida, quando un 19enne lo ha investito. Invece di prestare soccorso, gli ha scattato una foto e l’ha pubblicato su tutti i social network. Ora è in carcere ma contro di lui non sono state ancora formulate le accuse.
A cura di B. C.
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Un ragazzino di 16 anni già in una pozza di sangue, appena investito da una pirata della strada. Una foto che gela il sangue nella vene e che lascia davvero amarezza e irritazione se si pensa che a scattarla è stata proprio l’uomo che investito il povero Trevius Williams. Invece di aiutarlo ha ben pensato di fotografare il corpo del ragazzo e pubblicare la drammatica immagine sui social. Il fatto è avvenuto domenica scorsa a Jacksonville, in Florida. Il 16enne era uscito un momento di casa per fare alcune commissioni per la madre, in vista della festa per il compleanno del fratello. La donna non lo rivedrà più vivo. Un 19enne lo travolge con la sua auto mentre sta andando al supermercato. Il corpo inerme di Trevius viene poi fotografato dal pirata della strada: l’immagine finisce su Facebook, Twitter e Instagram. Sotto la didascalia che lascia senza parola: “Ho ucciso un uomo. Rip”.

La madre di Trevius ora non si dà pace: “Già è difficile accettare che il mio bambino sia stato lasciato solo come un cane in una pozza di sangue – ha detto Connie Williams a First Coast News – Se poi penso che questo ragazzo, oltre a uccidere mio figlio, ha scattato quelle immagini e le ha pubblicate on line mi sento ancora peggio. Chi fa questo? Deve essere una specie di mostro. Nessuno merita un trattamento del genere”. La posizione del 19enne che ha ucciso il ragazzino non è chiara: sarebbe stato fermato, ma nei suoi confronti non sono state mosse accuse ufficiali. Peraltro in molti si chiedono per quale motivo gli agenti non hanno effettuato un test dell’etilometro sul ragazzo, visto che lui stesso poco prima, sempre sui social network, aveva scritto di aver bevuto una strana “miscela per la tosse”. “Continuavo a pensare che si sarebbe svegliato. Lo scuotevo per fargli aprire gli occhi ancora una volta. Ma lui era già andato via” conclude la genitrice.

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