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Tiffany, l’ex vice-presidentessa ha ammesso: rubavo pietre e gioielli

“So bene che rubare è illegale, ma l’ho fatto a prescindere… mi dispiace”, Lederhaas-Okun, ex vice-presidentessa di Tiffany, ha ammesso il crimine. Ha rubato oggetti di valore per un totale di circa 2 milioni di dollari.
A cura di Redazione
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Arrestata nella sua bella villa a Darien, nel Connecticut, Lederhaas-Okun, 46 anni ed ex-vicepresidentessa di Tiffany, ha ammesso di aver rubato diamanti e gioielli alla nota azienda americana. Presso la corte federale di Manhattan la donna si è dichiarata colpevole: "So bene che rubare è illegale, ma l'ho fatto a prescindere… mi dispiace". Gli investigatori hanno trovato a casa della ex manager oggetti di valore trafugati dalla sua azienda, ma gran parte di pietre e diamanti è stata ceduta a un rivenditore internazionale per un 1,3 milioni di dollari. Il valore complessivo dei furti si aggirerebbe intorno ai 2 milioni di dollari.

In qualità di vicepresidentessa, Lederhaas-Okun poteva controllare i gioielli per poter valutare eventuali costi di lavorazione. Quando la donna ha lasciato il suo incarico a febbraio, l'inventario l'ha inchiodata ai suoi furti, evidenziando ben 164 oggetti che non hanno fatto ritorno alla base. Chiamata a chiarire la consistente mancanza, la donna ha cercato di difendersi parlando di smarrimento, furti od oggetti danneggiati. Finché, poi, non ha dovuta capitolare di fronte all'evidenza. Lederhaas-Okun rischia ora fino a quattro anni di carcere a partire dalla sentenza prevista per il 10 dicembre.

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