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Telecamere-spia nel citofono: 30enne finisce su un sito hard

Lei aveva chiesto un videocitofono ma in realtà le avevano installato delle telecamere che la riprendevano anche nella sua intimità. Un amico ha scoperto che la donna, una 30enne bassanese, era finita su un sito hard.
A cura di S. P.
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Lei era convinta che – come aveva chiesto – le avessero installato un videocitofono ma in realtà ha scoperto che in casa sua erano state posizionate delle telecamere che la spiavano in ogni momento della sua vita quotidiana. È successo a Bassano, vittima una donna di 30 anni che – la sua storia è apparsa sul Giornale di Vicenza – ha scoperto che dei suoi video erano finiti su un sito hard. La donna nelle scorse settimane si è rivolta dunque alla Procura per denunciare la vicenda. Il procuratore Cappelleri ha avviato degli accertamenti, al momento contro ignoti, ipotizzando l’indebita interferenza nella vita altrui. I fatti contestati interesserebbero un lungo arco temporale: la donna, infatti, alla fine di agosto aveva deciso di installare un videocitofono per poter con comodità controllare sempre chi le suonava il campanello.

Microcamere trovate in casa – Le era arrivato in casa l'installatore di una sedicente ditta artigiana padovana, e dopo aver pagato la caparra non li aveva più visti, anche se questo le aveva assicurato che sarebbe tornato. Poi la drammatica scoperta: un amico le ha detto di aver visto, infatti, su un sito hard un suo video in camera da letto con un compagno. È scattata la ricerca e in soggiorno e in camera sono state trovate due microcamere.

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