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Suicida per bullismo a 14 anni, scrive una poesia: “Mi arrendo”

Izzy Dix aveva soltanto 14 anni e da tempo subiva le angherie dei suoi coetanei. Non ce l’ha fatta più, come scrive anche in una poesia fatta pubblicare dalla madre. La giovane si è tolta la vita a settembre.
A cura di B. C.
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Le parole sono strazianti e angosciante. Per la madre di Izzy Dix, 14 enne inglese tormentata dai compagni di scuola e suicida a settembre perché vittima di bullismo, deve essere stato un colpo al cuore leggere quella poesia. Sua figlia l'ha scritta a luglio dopo essere tornata in lacrime da un festival di musica locale  Brixham, Devon. Il titolo è inequivocabile: I Give Up, "Mi arrendo". "Iniziano a dirmi che nessuno mi vuole lì. Vogliono che me ne vada. Abbasso lo sguardo e cammino , i miei occhi annegano in un mare di emozioni . Un altro pezzo di me , spuntato fuori dalle loro crudeli osservazioni e percezioni . Mi arrendo".

La poesia è stata letta al funerale della studentessa, molte persone le persone in lacrime. La madre di Izzy  ha detto che ha deciso di pubblicarla per aiutare le persone a capire il dolore e la sofferenza causata dal bullismo e dagli abusi subiti anche sui social network. "So che può essere scomodo per la gente, ma questo è quanto stava succedendo nella vita di mia figlia prima che lei morisse. E' nelle sue stesse parole  è così che si sentiva". La donna ha anche chiesto la chiusura del controverso sito Ask.fm , dove Izzy affermava di aver subito abusi da cyber- bulli.

Mi Arrendo
Io arrivo,
felice e fresca,
pronta ed eccitata
per celebrare il festival.
Sono desiderosa e ansiosa di trascorrere un bel momento.
Sorrido per l'eccitazione,
comincio a vedere la folla,
vedo sempre più persone ,
Molti sono felici e gioiosi.
Sono lì come me,
per festeggiare,
io sorrido a loro e dico ciao ai tanti volti che vedo,
si guardano scioccati e sorpresi di vedermi,
io metto in discussione il loro giudizio e mi chiedo,
‘Che cosa ho fatto di male?'
Provo a tornare nel cerchio di risatine e a parlare,
mi spingono via.
sto ferma,
I miei occhi vitrei e assenti.
Improvvisamente mi chiamano,
penso, ‘sì! Mi hanno notato! ‘
Ma poi iniziano a fare domande,
sul motivo della mia presenza.
Cominciano a dirmi che nessuno mi vuole lì.
Il mio cuore, la mia testa, il mio corpo: la nebbia
sento i rimorsi che iniziano a pizzicare i miei occhi come le guance cominciano a bruciare.
‘Non lasciare che ti vedano,
Non mostrare loro che sei indebolito ,
Indebolito dalla loro commenti',
‘Stay Strong' penso,
ma è troppo tardi,
i miei palmi delle mani sono umidi,
le guance e il mio collo sudano
Cammino in fretta tra le risate.
Il mio cuore comincia a rompersi.
Guardo giù e cammino,
I miei occhi annegano in un mare di emozioni.
Un altro pezzo di me, spuntato fuori dalle loro crudeli osservazioni e percezioni,
mi arrendo.

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