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Sud Africa: a 6 anni salva la madre da uno stupro, ma l’aggressore lo uccide

Il piccolo si è scagliato contro l’aggressore ma l’uomo lo ha picchiato e strangolato a morte gettandolo in strada davanti alla madre impotente.
A cura di A. P.
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Incurante della sproporzione tra lui e l'aggressore, non ha esitato scagliarsi contro il malvivente per difendere la madre vittima di un tentativo di stupro, ma purtroppo è stato aggredito a sua volta e ucciso. È la terribile storia di un bimbo sudafricano di sei anni,  Kutlwano Garesapei, che ha trovato la morte in un gesto eroico per salvare l'amata mamma. Come raccontano i giornali locali, la donna, la 42enne Segomotso, stava scompagnando a piedi i due figli piccoli a scuola nella zona rurale di Jan KempdorpJan quando un uomo si è avvicinato a lei e ha iniziato a molestarla sessualmente.

Alla vista dell'aggressore il piccolo non ha esitato a difendere la madre scagliandosi contro l'uomo ma quest'ultimo ha iniziato a picchiarlo violentemente prima con le mani e poi con una bottiglia rotta ed infine lo ha strangolato. Nonostante il successivo arrivo di soccorsi allertato dalle urla della donna e del bimbo, ormai per il piccolo non c'era più nulla da fare. L'aggressore che si era dato alla fuga è stato poi identificato come il 32enne  Teselo Dikole e arrestato dalla polizia con l'accusa di omicidio e tentato stupro.

"Ho sentito qualcuno che mi afferrava per le spalle, poi quell'uomo ha alzato la mia gonna e mi stava palpeggiando. A quel punto mio figlio si è lanciato contro l'aggressore, ha iniziato a dargli calci e pugni gridando di lasciarmi andare. A quel punto l'uomo lo ha strangolato e poi ha iniziato a colpirlo con una bottiglia rotta" ha raccontato la donna, ricordando con orrore: "Mio figlio piangeva, urlava il mio nome e cercava di difendersi. Io mi sentivo impotente e sono corsa sulla strada principale per chiedere aiuto. Quando un gruppo di uomini è arrivato per aiutarci, l'aggressore ha preso in braccio il mio bambino ed è fuggito via: lo ha abbandonato vicino alle rotaie. Kutlwano ancora vivo, l'ho stretto al mio petto, ma lui era ferito a morte. Mi chiamava e ha steso la sua mano verso il fratello. Mi ha chiesto di baciarlo e io l'ho coccolato fino all'ultimo respiro"

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