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Stati Uniti, condannata per aver lasciato soffrire la propria cagnolina incinta

Il cane aveva una frattura con ossa e tendini esposti ma non è stata portata da un veterinario. Ha perso una zampa, ma ora sta bene.
A cura di G. L.
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Shebba, ora Lucy, in braccio alla sua nuova padrona Heather
Shebba, ora Lucy, in braccio alla sua nuova padrona Heather

Ha inferto inutilmente forti sofferenze fisiche alla propria cagnolina incinta. È questa la ragione principale per cui un tribunale statunitense ha condannato April Arlene Gutierrez, una donna 49enne residente in Alaska, ad un anno di carcere con pena sospesa. Stando alla documentazione rilasciata dalle autorità, la donna sarebbe state ritenuta rea di crudeltà verso gli animali per non essersi presa cure della sua cagnolina, un bassotto di due anni, dopo che quest’ultimo era stato investito da un’auto nel giugno del 2016.

Un mese di sofferenze inutili

In seguito all’incidente, Shebba, questo il nome del bassotto, si era rotta due zampe, l’anteriore destra e la posteriore sinistra, ma la padrona aveva lasciato che il cane soffrisse per un mese prima di portarlo da un veterinario, cosa avvenuta solo dopo che la stessa Shebba aveva iniziato a cercare di staccarsi a morsi la zampa posteriore sinistra.

I veterinari della clinica che ha accolto la cagnolina si sono trovati davanti una scena raccapricciante. Shebba stava cercando di staccarsi era infestata da vermi e larve perché in decomposizione, con tendini ed ossa esposte. La zampa penzolava ed era attaccata a malapena al corpo. Il personale veterinario non ha potuto far altro che amputare la zampa per tentare di salvarle la vita. Contemporaneamente, parassiti e insetti avevano infestato i genitali della cagnolina, i cui cuccioli erano oramai morti all’interno del suo corpo da almeno 48 ore.

La dottoressa Deeanna Thornell, proprietaria della clinica, non ha esitato a contattare la protezione animali per informarli dell’accaduto. Nel mentre la padrona si era data alla fuga: le autorità sono riuscite a rintracciarla soltanto nel dicembre del 2015. Interrogata, la donna ha detto di non aver portato Shebba dal veterinario perché non poteva sostenere la spesa e perché, a suo dire, il cane stava bene. Vista la crudeltà dimostrata, alla donna non sarà consentito di possedere animali né di avvicinarsi loro senza supervisione durante il periodo della pena.

La nuova vita di Lucy

Dopo essere stata curata per diversi mesi, la piccola cagnolina è stata ribattezzata Lucy e adottata dalla famiglia Douge. Purtroppo, a causa dei traumi subiti, la sua capacità di deambulazione è limitata e non può fare passeggiate molto lunghe. Inoltre, Lucy si agita molto quando si trova nei pressi di un’auto, cosa comprensibile, vista la sua storia. Tuttavia, secondo Heather, la sua nuova padrona, la cagnolina sembra finalmente aver trovato la sua casa: “Sento che adesso è proprio nel posto giusto”.

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