Si licenzia per cercare il suo cane smarrito nel bosco: il lieto fine dopo 57 giorni
Avrebbe fatto di tutto pur di ritrovare il suo cane. Carole ha quindi deciso di lasciare il lavoro per potersi dedicare a tempo pieno alle ricerche e dopo due mesi è riuscita nella sua "missione", ritrovando Katie, la sua amata border collie, e riportandola finalmente a casa. La vicenda ha avuto inizio nel 2011, quando la famiglia King si trovava in vacanza in Montana e il cane, attirato da qualcosa, è fuggito dalla camera dell'hotel in cui dormivano. Katie si è così persa nel bosco del Glacier National Park e i suoi padroni hanno da subito organizzato una ricerca battendo il territorio metro per metro e distribuendo migliaia di volantini nella città di Kalispell e dintorni. Hanno guidato e camminato chilometri su chilometri gridando il nome di Katie invano. Per potersi dedicare alle ricerche, lei è arrivata a lasciare il lavoro per quasi due mesi fino a quando, un giorno, sono riusciti a ritrovare Katie all'ombra di un albero anche grazie al supporto di tutta la comunità locale che si è mobilitata per cercarla.
Quando l'ha vista "l'ho solo abbracciata", ha raccontato Carole. Ed è la stessa cosa che hanno fatto tutte le persone che hanno preso parte a questa lunghissima ricerca durata quasi due mesi. Cinquantasette giorni in cui Carole ha dovuto lasciare il suo lavoro da postina, ma non avrebbe potuto fare altrimenti. Non sarebbe mai tornata a casa senza il suo cane. Il cane aveva perso 12 chili, era gravemente disidratata e stava per morire di fame, ma ora dovrebbe ristabilirsi completamente. "Quando siamo arrivati nello studio del veterinario, il dottore si è avvicinato e ci ha chiesto: ‘E' lei la famosa Katie?'. E quando abbiamo risposto di sì, i suoi occhi si sono riempiti di lacrime. Mi ha davvero commosso", racconta Carole.