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Shock in Usa, dottoressa effettuava mutilazioni genitali femminili sulle bimbe

La donna scoperta dopo una segnalazione alla polizia. Per anni avrebbe praticato mutilazioni genitali in uno studio privato di Detroit su piccole tra i sei e gli otto anni.
A cura di A. P.
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Una dottoressa statunitense è stata arrestata a incriminata con l'accusa di aver effettuato per anni mutilazioni genitali femminili su alcune bimbe in accordo coi loro genitori. La scoperta shock di quello che si crede essere il primo caso del genere nel paese è avvenuta a Detroit dove la donna, la 45enne Jumana Nagarwala, lavora in un ospedale cittadino. Secondo l'accusa del Procuratore distrettuale, la dottoressa  avrebbe mutilato i genitali di diverse bambine in gran segreto per anni in uno studio medico privato nei sobborghi d Detroit che gestiva al di fuori del suo lavoro al pronto soccorso.

La donna è stata arrestata a seguito di alcune segnalazioni giunte alla polizia che l'ha seguita e intercettata scoprendo almeno due casi di mutilazioni genitali su bambine di età compresa tra i sei e gli otto anni. Le due bimbe hanno confermato la pratica  ma anche i genitori di altre piccole portate in passato dalla dottoressa. A tutte le piccole veniva detto di non rivelare quanto fosse accaduto nello studio.

La donna dal suo canto ha rigettato ogni accusa ma secondo gli inquirenti il suo nome era ben conosciuto tra i genitori che volevano sottoporre le figlie a tale brutale pratica e per affidarsi a lei alcune famiglie giungevano anche da fuori lo stato del Michigan. Tutto per motivi religiosi e culturali visto che le bimbe provenivano tutte da famiglie musulmane di origine araba o orientale. La 47enne, che è in carcere in attesa del sentenza, se riconosciuta colpevole  rischia la pena massima dell'ergastolo.

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