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Separate le gemelline che condividevano la testa, l’intervento è riuscito

Tuqa e Yakeen Al Khadr hanno subito un intervento chirurgico durato 10 ore a Riyad, capitale dell’Arabia Saudita.
A cura di S. P.
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All'ospedale specialistico per bambini di Riyad, capitale dell'Arabia Saudita, un team di 22 medici e infermieri ha lavorato per 10 ore (invece delle 12 inizialmente programmate) per dividere Tuqa e Yakeen Al Khadr, le due sorelle siamesi nate quattro anni fa in Siria unite dalla testa. Le due bimbe condividevano il cranio pur avendo ognuna il suo cervello. Si tratta di un fenomeno che si verifica una volta ogni 2,5 milioni di nascite. La difficile operazione, secondo quanto si legge sui media britannici, è stato un successo. L’intervento chirurgico effettuato lo scorso weekend rappresentava in realtà l’ultima delle quattro fasi necessarie per dividere le gemelline. Le due bimbe avevano infatti già subito alcuni interventi chirurgici preparatori, sin dall'aprile del 2014.

L’operazione offerta dal governo saudita – Il caso delle sorelline siriane che condividevano il cranio è salito alla ribalta nel 2013, quando il padre, un contadino della città di Al Raqqa, si è rivolto al re saudita Abdullah per chiedere aiuto. A quel tempo le gemelle avevano solo sedici mesi e il padre sapeva che da solo non avrebbe potuto permettersi l’intervento chirurgico. Alla fine l’intervento è stato offerto dal governo saudita. Dal 1990 l'Arabia Saudita ha effettuato 37 interventi chirurgici su gemelli siamesi, su casi provenienti da diciotto diversi paesi, tra cui Sudan, Siria, Yemen, Egitto, Malesia, Filippine, Polonia, Marocco e Iraq. Almeno altri trenta casi sono stati esaminati, ma i medici hanno ritenuto che era impossibile operare.

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