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Selfie davanti al Taj Mahal: ma scivola e muore. Tragedia per un turista giapponese

Il desiderio di farsi un autoscatto con lo sfondo del celebre mausoleo indiano è stato fatale per un 66enne nipponico.
A cura di B. C.
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Siete davanti ad uno dei monumenti o delle attrazioni più rappresentative e affascinanti del mondo. Cosa fate? Un selfie naturalmente. Inutile negarlo. Non può certo  farlo quel turista giapponese che, stando a quanto racconta la BBC, ha perso la vita dopo essere caduto da una rampa di scale nel Taj Mahal mentre cercava di scattarsi una foto. Hideto Ueda, 66enne si trovava insieme a tre compagni di viaggio dinanzi alla Royal Gate quando è avvenuto l'incidente: uno di loro si è fratturato una gamba scivolando con lui giù dalla scalinata, ha riferito un'agente della polizia turistica di Agra citata dalla Bbc. E ‘stato immediatamente trasportato in ospedale, ma i medici non hanno potuto fare niente per salvarlo. L'ambasciata giapponese è stata avvertita della tragedia e un'indagine è stata aperta. Il celebre mausoleo indiano è stato costruito nel 17esimo secolo dall'imperatore moghul Shah Jahan dopo la morte dell'amata moglie.

Ueda si unisce alla lista crescente di persone ‘uccise da un selfie’, come l’uomo che è morto mentre tentava l’impresa durante la corsa dei tori a Villaseca de la Sagra e la donna che si è sparata alla testa mentre si faceva qualche autoscatto in Russia – che sono morti cercando di scattare foto di se stessi in luoghi inopportuni. In realtà, i selfie sembrano essere diventati un problema davvero serie a Mosca e dintorni. Tant’è che il ministero dell'Interno locale ha lanciato una campagna per invitare alla prudenza nella ricerca dell'autoscatto originale, dopo la scia di incidenti nel Paese. “Un selfie figo può costarvi la vita": è il titolo dello slogan.

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