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“Sei stata la mia vita”, toccante addio dell’economista alla moglie dopo 65 anni di nozze

L’ addio dell’economista Francesco Forte alla moglie con un lungo e commovente post su facebook.
A cura di A. P.
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Un lungo post su Facebook del loro primo incontro, così vivido e ricco di particolari come se fosse avvenuto ieri e non oltre 65 anni fa. Così l'economista Francesco Forte ha voluto ricordare la moglie, Carmen Cignoli, morta il 16 gennaio scorso sotto i suoi occhi dopo una vita trascorsa insieme. Un racconto che ha commosso il web ottenendo centinaia di commenti di approvazione. "L'ho conosciuta a Pavia nel luglio del 1951, sotto i portici dell’Università; ero da poco laureato , avevo 22 anni e da un mese ero diventato assistente ordinario dell’Istituto di Finanza" ha raccontato l'ormai 88enne Forte, ricordando: "Dietro di lei c’erano due o tre ragazzi, lei li teneva a distanza, voltandosi indietro e allungando il braccio con un quaderno, che andava quasi sopra la loro testa, era molto alta, agile, snella, gli occhi verdi, i capelli che volteggiavano quando si voltava: poi è scomparsa, andando sotto il porticato verso destra".

Poco dopo l'incontro favorito da un'amica comune sempre nei pressi dell'Università. "Carmen mi ha sorriso, mi ha detto con la voce fresca, musicale, lineare ‘hai la camicia un po’ sgualcita, se mi sposi io te la stirerò'. Sorrideva, non capivo se scherzava" ha ricordato ancora l'economista, ammettendo: "Mia moglie invece non stirava mai, faceva tante cose ma non quella". Iniziò una storia di "cartoline e incontri di sfuggita", poi il primo bacio e un anno dopo il matrimonio a Santa Margherita Ligure.

"Non era facile essere sposata con uno che scriveva, che lavorava fino a tardi. A lei piaceva stare da sola. E non aveva paura di venire ovunque: anche in Africa, in elicottero, tra i ribelli somali" ricorda Forte tentando di sintetizzare sei decadi e mezzo insieme. "Quando si sceglie qualcuno per la vita si prova la necessità di stare con una persona che è un pezzo di noi. Quando viaggiavo le facevo la telefonata delle 8. Da sempre. Ora alle 8 non posso farle più la mia telefonata. Per me uno dei piaceri era portarle un libro appena uscito. C’è un nuovo libro di Vitali. Un nuovo giallo di Carofiglio, ma ora sono lì".

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