“Sei gay e metti in imbarazzo i clienti”, dipendente 22 enne licenziato

Ha innalzato un grosso polverone negli Stati Uniti la vicenda di Wayne Shimer, 22enne di West Des Moines, in Iowa, che ha fatto causa all'azienda per cui lavorava accusandola di averlo licenziato solo perché gay. Il ragazzo afferma di essere stato oggetto di "commenti bigotti e gesti discriminatori" dopo che il suo soprintendente ha compreso il suo orientamento sessuale. Come si legge nei documenti depositati in tribunale, Shimer ha spiegato che al suo compagno era impedito di entrare in ufficio mentre lavorava, a differenza di quanto succedeva coi suoi colleghi eterosessuali. Il capo, inoltre, gli avrebbe anche raccomandato in più occasioni di non dare troppo nell'occhio il suo atteggiamento "effeminato", per evitare un eventuale imbarazzo ai clienti. A tal proposito lo avrebbero bersagliato con commenti ingiuriosi. Quindi, nel settembre scorso, arriva il colpo più duro: la lettera di licenziamento. Secondo il ragazzo "immotivata" e basata esclusivamente sui pregiudizi omofobi dei suoi datori di lavoro. Di qui la decisione di rivolgersi al giudice per riottenere il posto e avere un giusto risarcimento. L'Iowa è stato uno dei primi Stati americani a legalizzare le nozze gay, stabilendo anche precise norme sulla base degli orientamenti sessuali.