Scuote il figlioletto della fidanzata e lo uccide, poi va a una festa in maschera

Un uomo di 25 anni, lo scozzese Paul Burgess, ha ammesso di aver ucciso nell’ottobre del 2012 un bambino di 15 settimane, il piccolo Zaiidyn, scuotendolo in un momento di rabbia e provocandogli delle lesioni cerebrali fatali. L’uomo era stato lasciato solo col bambino per qualche ora e doveva occuparsi di lui mentre la mamma del piccolo, Jade Caven, era in ospedale. Il 25enne aveva una relazione con la mamma del bambino. Quando la donna è tornata a casa dall’ospedale lui sembrava nervoso. In tribunale è emerso che l’imputato indicò una bottiglia di latte sul tavolo dicendo che il bambino ne aveva preso un po’. La mamma del piccolo si accorse subito che qualcosa non andava: le labbra e il viso del figlio stavano diventando blu. Così immediatamente chiamò un'ambulanza e cercò di soccorrere il figlioletto, mente l’uomo – al telefono con i soccorritori – apparse molto calmo, al punto tale da insospettire l’operatore.
Il bambino fu ricoverato prima in ospedale a Dumfries e poi trasferito a Glasgow, ma per lui non c’è stato nulla da fare. È morto tra le braccia della madre e del padre il 29 ottobre 2012, due giorni dopo l’incidente. L'Alta Corte di Glasgow ha detto che mentre i genitori erano sconvolti per il piccolo, Burgess è andato a una festa di Halloween in costume e poi è andato a bere. Anche il personale ospedaliero ha notato la differenza di atteggiamento tra i genitori sconvolti del bambino e il 25enne, apparso indifferente e distaccato. Burgess, inizialmente accusato di omicidio, si è dichiarato colpevole di omicidio colposo. Il mese prossimo sarà emessa la sentenza di condanna.