Scoperta shock in Grecia, madri partorivano per vendere figli a 18mila euro
Avevano creato un vero e proprio mercato illegale di minori appena messi al mondo che venivano offerti, dietro lauto compenso, a coppie sterili in cerca di un piccolo da accudire. A rendere ancora più assurda l'intera storia è che i principali artefici del traffico di esseri umani erano proprio delle mamme che partorivano figli apposta per venderli. È quanto hanno scoperto gli agenti della polizia greca nel corso di una operazione sotto copertura che nei giorni scorsi ha portato all'arresto di nove persone, tutte accusate di traffico e vendita di neonati. Una nota della polizia ellenica ha spiegato che l'operazione è stata compiuta da due ufficiali sotto copertura che hanno finto di voler acquistare un bambino.
I due ufficiali erano stati portati in un appartamento nell'area di Atene dove, ha spiegato la polizia, la banda si era accordata per vendere un bimbo di appena quattro giorni per 18mila euro. La madre del piccolo, che ha partecipato allo scambio e per questo arrestata, fa parte di un gruppo di quattro donne bulgare tutte fermate dalla polizia greca con il sospetto che abbiano venduto altri bimbi. Due di loro infatti hanno dato recentemente alla luce un bambino di cui però non sapevano più nulla mentre l'ultima era incinta. L'inchiesta pare sia partita a seguito di alcune segnalazioni che parlavano di un uno strano andirivieni di uomini e donne da un appartamento in cui le coppie, all'apparenza molto agiate, entravano nell'abitazione da sole e ne uscivano con i piccoli. Secondo gli investigatori i casi potrebbero essere stati tanti visto che la banda agiva da almeno otto mesi.