Scoperta shock in casa, a 12 anni segregato dalla madre in bagno: “Lo aveva chiesto lui”
Agghiacciante scoperta della polizia nella città di Toquerville, nello stato dell'Utah, in Usa. All'interno di una insospettabile abitazione del posto una madre teneva segregato da tempo il figlioletto di 12 anni, rinchiuso in un piccolo e sporco bagno al piano superiore della casa. Quando gli agenti hanno bussato alla porta domenica 8 gennaio, a seguito di una segnalazione del padre separato, si sono trovati di fronte ad una scena terribile. Il piccolo, il cui nome non è stato rivelato, sembrava uno scheletro umano, sporco e sofferente rannicchiato nella stanza completamente al buio. Dopo le visite mediche si è scoperto che il bambino pesava ormai solo poco più di 13 chili, quanto un piccolo di due anni.
Soccorso e trasportato in un reparto specializzato dell’ospedale, il bambino ora avrà bisogno di tempo per recuperare. La madre, Brandy Kay Jaynes, invece è stata arrestata con l'accusa di maltrattamenti e abusi su minore. Nel bagno dove era rinchiuso il figlio gli agenti hanno trovato anche una webcam per sorvegliare il ragazzino e una ricetrasmittente per neonati oltre ad alcune scatole di fagioli, forse il suo pasto. La donna si è difesa sostenendo che era il piccolo lui a voler dormire i bagno e che lei lo chiudeva dentro solo quando usciva di casa, perché non si facesse male. Contro di lei però anche i racconti degli altri due figli, da alcuni mesi ffidati ai servizi sociali, i quali avrebbero raccontato che il 12enne era lì da almeno un anno e che da tempo non gli avevano più potuto parlato nemmeno attraverso la porta.