Sale sul tetto per un selfie, ma scivola e muore
Conner Cummings aveva vent'anni, era in compagnia di un suo amico e sul tetto di un albergo, il Four Seasons a Manhattan, New York, pensava soltanto di aver trovato un modo alternativo di divertirsi. Il ragazzo, proveniente dalla penisola di Rockaway, sempre a New York, e studente di psicologia all'Università del Massachusetts, era salito sul tetto dell'hotel, al 52° piano in compagnia dell'amico diciottenne. L'area, interdetta ai non addetti ai lavori, avrebbe offerto ai due ragazzi un paesaggio mozzafiato della Grande Mela alle 23.15 del 30 dicembre. Consapevole di ciò, ma incosciente del pericolo che stava correndo, Conner ha cercato di prendere la macchinetta fotografica per scattare un selfie da condividere poi sui social. Le operazioni sono state complicate dall'equilibrio precario e dalla pioggia battente: Conner ha fatto qualche passo indietro ed è scivolato, inghiottito dal vuoto e scomparendo alla vista dell'amico. Questi ha subito chiamato la polizia e il pronto soccorso, ma il personale medico non ha potuto far altro che constatare la morte del giovane.
L'amico di Conner è stato trattenuto dalla polizia. Il giovane, visibilmente sotto choc, è stato rilasciato poco dopo senza alcuna accusa. Ciononostante, come richiesto dalla stessa famiglia della vittima, occorre ricostruire la vicenda per capire come abbiano fatto i giovani ad arrivare nella zona vietata. In attesa che le indagini facciano il proprio corso, i gestori dell'albergo spiegano, affidandosi ad un comunicato stampa, che "La sicurezza dei nostri ospiti e dei dipendenti è una priorità assoluta per noi. I nostri pensieri sono con la famiglia del defunto alla quale facciamo le nostre sentite condoglianze". Per la famiglia della vittima, tuttavia, non tutto appare così chiaro. Kate Gentile, zia di Conner, ha spiegato: "stiamo cercando risposte. Dicono che è salito sull'ascensore, ma poi si è arrampicato in una zona proibita. Siamo sicuri che la polizia non stia dicendo esattamente quello che è successo. Voglio solo dire che mio nipote era un bravo ragazzo, non beveva, era lassù solo per scattare una fotografia".
