Ruperth Murdoch: “Il capitalismo è il sistema moralmente più giusto”

Nel corso della cena per il settantesimo anniversario dell'Istituto degli Affari Pubblici di Melbourne, tenutasi lo scorso 4 aprile nella metropoli australiana, l'attenzione dei presenti è stata catalizzata da un lungo intervento di Rupert Murdoch. Il magnate australiano, socio del think thank dedicato alla "conservazione ed al rafforzamento delle basi della libertà politica ed economica", si è infatti prodotto in una lunga dissertazione sulla "matrice" del sistema capitalista, contrapponendola a quella socialista. Un sistema, quest'ultimo, non soltanto bocciato dalla storia e dagli stessi "che lo hanno provato", ma soprattutto profondamente ingiusto e privo di "basi durature". Mentre Murdoch, continua a sostenere che il capitalismo, basato sul mercato, sulla libera circolazione dei capitali, sulla diminuzione dell'invasività dello Stato, resta "non solo il sistema più efficiente, ma anche quello moralmente più giusto". Un intervento certamente interessante, che investe anche il modello di democrazia rappresentativa "associato" ad un sistema di questo tipo, non tacendo della centralità del ruolo della "legge" (intesa come strumento regolatore dei conflitti politici e sociali) e valutando le disfunzioni del capitalismo come effetti fisiologici e secondari.