Rimane cieco mentre gioca al cellulare a luci spente. Cos’è il “colpo d’occhio” e come avviene
Un uomo in Cina sarebbe rimasto temporaneamente cieco dopo aver usato lo smartphone al buio. Come riferisce il Daily Mail, che cita il South China Morning Post, Wang (questo il nome dell'uomo) avrebbe perso la vista mentre giocava sul suo dispositivo con le luci spente. I medici di Xi'an, nella provincia dello Shaanxi, gli hanno diagnosticato un'occlusione dell'arteria retinica centrale. La condizione, nota anche come ‘colpo d’ochio', è causata da un blocco o restringimento delle arterie che trasportano ossigeno alla retina. Colpiscono l'uno per cento della popolazione. “Stavo usando solo l'occhio destro per guardare lo schermo del mio telefono e mi sono accorto che alcune parole erano sfocate”, ha detto Wang riguardo al singolare incidente. Il medico di Wang, Lei Tao, ha attribuito la perdita della vista dell'uomo a un “uso eccessivo di apparecchi elettronici”, il che può portare a un “sensibile affaticamento della vista”. Secondo la sua personale esperienza, il medico ha riferito che ogni mese sono circa 20 le persone che lo interrogano per lo stesso motivo infatti: “Il tasso di cecità permanente per questo incidente è molto elevato”, ha raccontato.
Tuttavia i medici negli Stati Uniti hanno manifestato scetticismo visto che la condizione si manifesta in genere nelle persone anziane con problemi cardiaci. Gareth Lema, un chirurgo retinico presso la New York Eye and Ear Infirmary del Monte Sinai, ha affermato: “Per poter parlare di “un ‘colpo d'occhio' dovrebbe esserci la documentazione necessaria”. Lema afferma che l'occlusione dell'arteria retinica colpisce le persone soffrono di “placca carotidea o malattia della valvola cardiaca”. Una possibile spiegazione dell'incidente di Wang potrebbe essere la “cecità transitoria dello smartphone”, una perdita temporanea della vista in un occhio causata dal costante uso del telefono in condizioni di scarsa illuminazione. “In conclusione – ha detto il chirurgo – non userei questo caso per far scattare l'allarme”.