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Regno Unito: il 75% dei polli venduti è contaminato da Campylobacter

Una ricerca del Food Standards Agency durata un anno ha riscontrato livelli “massimi” del famigerato batterio nel 19% dei polli freschi venduti nei supermercati. I casi segnalati lo scorso anno sono stati circa 280.000 ogni anno, le vittime addirittura 100,
A cura di B. C.
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Quasi tre quarti dei polli freschi acquistati nei supermercati britannici sono risultati positivi al Campylobacter, il batterio responsabile del maggior numero di contaminazioni alimentari in Europa (il doppio della Salmonella). Un sondaggio della Food Standards Agency ha rivelato che nel 19 per cento dei polli controllati è stato riscontrato il livello più alto del Campylobacter. Già nei mesi scorsi un’inchiesta del quotidiano britannico Guardian aveva messo in discussione tutto il sistema di controlli alimentari riguardante gli allevamenti di polli. L’idea di verificare le condizioni dei grandi allevamenti industriali e gli impianti di macellazione è scaturita come conseguenza di una serie di focolai di tossinfezioni del famigerato batterio, registrata negli ultimi mesi. I casi segnalati sono circa 280.000 ogni anno, le vittime 100, ma l’aspetto preoccupante è il costante trend di incremento registrato negli ultimi anni.

L'indagine è Food Standards Agency è durata 12 mesi e ha esaminato la prevalenza ei livelli da contaminazione Campylobacter in polli freschi. I risultati hanno mostrato che tutti i principali rivenditori (Asda, Co-op, Morrison, Waitrose, Tesco e Marks and Spencer) non sono riusciti a raggiungere l'obiettivo prefissato di ridurre le percentuali di contaminazione relative al batterio. Le precedenti sperimentazioni indicano invece una importante riduzione della contaminazione da Campylobacter. La percentuale di campioni con livelli molto alti di contaminazione (superiore ai 1.000 cfu/g), era scesa dal 12% di ottobre al 3% di gennaio (dove cfu/g sta per colony-forming units/gram e indica la carica infettante per grammo). La percentuale di campioni con contaminazione tra 100 e 1.000 cfu/g era scesa dal 38% al 13%.

La Food Standards Agency consiglia i consumatori di “conservare il pollo crudo sempre separatamente dagli altri prodotti alimentari. I consumatori, inoltre, non dovrebbero lavare il pollo crudo visto che potrebbe trasferire gli eventuali germi su altre superfici. Tutto ciò che è stato a contatto con il pollo crudo deve essere lavato in acqua calda e sapone, comprese le mani e gli utensili utilizzati”.

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