Rapita, torturata, violentata e uccisa a 8 anni. Il killer rischia la pena di morte
Un medico legale che ha condotto l'autopsia su Cherish Perrywinkle, 8 anni, è scoppiato a piangere in tribunale mentre descriveva ai giudici le torture che la piccola ha dovuto subire: la dottoressa Valerie Rao stava testimoniando durante il processo che vede imputato Donald James Smith, 61 anni (nella foto sotto), accusato di omicidio di primo grado, sequestro di persona e abusi sessuali, quando è letteralmente crollata emotivamente esplodendo in lacrime.
Rao stava spiegando che la piccola Cherish era stata gravemente ferita, poi violentata e infine strangolata e uccisa. Poco prima anche una delle inquirenti, Melissa Nelson, aveva dichiarato alla Corte: "Cherish non è morta rapidamente, e non è morta facilmente", ha detto ai giurati. "La bambina è stata brutalmente torturata". Stando a quanto finora accertato il delitto, compiuto nel 2013 a Jacksonville, sarebbe stato compiuto da Smith dopo aver attratto l'attenzione della bambina promettendole di acquistarle dei giocattoli in un negozio. La piccola avrebbe risposto all'uomo che non le era consentito andare con degli sconosciuti, ma il maniaco l'avrebbe rassicurata. le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso il momento in cui i due si sono allontanati insieme. Il corpo, ormai senza vita, di Cherish – seminudo e con indosso un vestito arancione – è stato trovato sotto un albero caduto in una zona paludosa erbosa a diverse miglia di distanza il giorno seguente. Donald James Smith, già noto alle autorità per una serie di reati a sfondo sessuale, ora rischia una condanna a morte.