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“Pronto, polizia: ho ucciso le mie figlie e sto per suicidarmi”

La strage familiare negli Stati Uniti: l’uomo ha telefonato al 911 ed annunciato di aver commesso l’orrendo delitto.
A cura di D. F.
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"Ho appena sparato alle mie due figlie e le ho uccise. Ho colpitio anche mia moglie e adesso intendo suicidarmi". Quando l'operatore del 911 venerdì scorso ha risposto alla chiamata d'emergenza non poteva credere alle sue orecchie: un uomo di Chicago, infatti, gli stava confessando un'orrenda carneficina, l'uccisione di due ragazze gemelle di 16 anni e il ferimento della loro mamma. Dall'altro capo del telefono c'era Randall Coffland, 48 anni, con la voce tremante, mentre raccontava la carneficina. Con un fucile aveva appena sparato a Brittany e Tiffany Coffland, entrambe adolescenti, mentre la madre Anjum Coffland era stata raggiunta alle gambe dai proiettili.

Anche lei ha chiamato la polizia, scongiurando gli agenti di intervenire subito. La donna era sposata con l'assassino, ma da tempo i due non vivevano più sotto lo stesso tetto. L'uomo, infatti, era diventato piuttosto violento negli ultimi mesi e in almeno un'altra occasione aveva minacciato di utilizzare il fucile che custodiva in casa. Molto probabilmente – sostengono gli agenti – a convincerlo a commettere la strage è stata un'ennesima lite familiare culminata nel peggiore dei modi. Coffland, infatti, dopo aver ucciso le due figlie ha colpito la moglie, avvisato la polizia quindi ha puntato la canna del fucile contro se stesso ed ha premuto il grilletto togliendosi la vita.

Quella di Chicago non è che l'ennesima strage familiare degli Stati Uniti, paese dove il facile accesso alle armi da fuoco ha prodotto negli ultimi anni decine di casi simili.

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