Posta su Facebook la foto del figlio di 14 mesi appeso a un gancio. Arrestata

Fotografa per scherzo il figlio "in punizione" mentre piange appeso ad un gancio per la maglietta. La foto finisce su Facebook e l'incauta madre si trova a dover rispondere davanti alle autorità di maltrattamento su minore. È accaduto è accaduto nella Contea di Spotsylvania, in Virginia, negli Stati Uniti. La foto ritrae il figlio di quattordici mesi di Alexis Breeden e di suo marito che a quanto risulta, non è stato coinvolto nel presunto abuso. Non ci è voluto molto perché una volta postata su Facebook, partissero denunce e segnalazioni alle autorità e agli amministratori del sito. Dopo un certo numero di segnalazioni e condivisioni lo sceriffo della Contea di Spotsylvania ha spiccato un mandato di arresto nei confronti della giovane madre diciottenne, con l'accusa di abuso su minore.

Gli assistenti sociali hanno subito raggiunto l'abitazione della donna, che viveva separata dal marito e padre del piccolo e hanno potuto constatare che il bambino si trovava in condizioni di salute soddisfacenti e non riportava segni evidenti di maltrattamenti. Da quanto risulta, la foto sarebbe stata postata proprio dal marito della donna in segno di rappresaglia per la recente separazione, probabilmente, anche per screditare la donna come madre, in ordine all'affidamento dei figli.
Dopo la visita degli assistenti sociali la donna si è difesa su Facebook: "Pensavano che il mio fosse un comportamento stupido e immaturo, ma hanno visto che stavo solo giocando, alcuni non possono capire perché non sono genitori e dovrebbero conoscere tutta la storia". In realtà come è stato appurato dagli accertamenti successivi, il bambino non era appeso ad un chiodo ma ad un gancio per fioriera, fissato sotto lo stipite di una porta. Sul caso è stata avviata un'indagine penale a cura dell'Unità della polizia incaricata degli abusi su minori. Alexis Breeden è stata ora rilasciata su pagamento di una cauzione di 2500 dollari