video suggerito
video suggerito

Poliziotto vede una bambina abbandonata in auto e cerca di salvarla, ma era una bambola

Scambiata per una bambina, era una cosiddetta life-like doll, una fedele riproduzione di un neonato venduta in tanti negozi degli Stati Uniti. La proprietaria del veicolo l’ha acquistata nel 2005, per reagire alla morte del figlio.
A cura di C. M.
856 CONDIVISIONI
bambola vera

Un cittadino che passava di lì aveva provveduto a lanciare l'allarme, non appena visto che dentro una macchina posteggiata all'aperto nel parcheggio di un centro commerciale del New Hampshire c'era una bambina, probabilmente dimenticata dai genitori. Bloccata in auto, sotto il sole cocente, era necessario cercare di forzare l'apertura della macchina e salvarla al più presto, altrimenti sarebbe quasi certamente morta. Così, allertate dalla chiamata dell'uomo che si trovava a passare vicino a quella macchina, le forze dell'Ordine sono prontamente intervenute. Jason Short, il poliziotto che materialmente si è occupato delle operazioni di salvataggio, non ha esitato un attimo e non appena riconosciuto l'automobile e adocchiato una bambina avvolta in una copertina con una bottiglietta d'acqua accanto, ha rotto il finestrino e tratto in salvo la piccola. Una volta presa in braccio, però, ha subito notato alcune stranezze: pensando fosse priva di conoscenza, ha cercato di rianimarla, ma nonostante il tentativi di salvarle la vita continuava a persistere una strana sensazione. "Ho messo il dito nella sua bocca e faceva completamente resistenza. Mi è venuto subito da pensare che fosse una bambola", ha dichiarato l'agente Short.

E infatti, il poliziotto non aveva affatto tutti i torti, quella che il passante pensava fosse una neonata abbandonata in macchina altro non era che un "life-like doll" ovvero una bambola che riproduce in maniera estremamente realistica e fedele i bambini neonati. Venduta in molti negozi di giocattoli, la life-like doll è molto diffusa negli Stati Uniti e si può comprare ovunque, spendendo anche cifre irrisorie. La proprietaria di quella oggetto di questa storia si chiama Carolynne Seiffert e una volta rintracciata ha spiegato di averla acquistata nel 2005, dopo la morte del figlio, deceduto a causa di un male incurabile.

Carolynne ha spiegato all'emittente Fox8.com di essersi sentita piuttosto imbarazzata quando è stata contattata per via dell'accaduto: "Ho riso all'inizio, ma ero molto imbarazzata. Mi rendo conto che non tutti possano capire i vari modi in cui una persona può reagire alla perdita di un affetto familiare". La polizia si è offerta di pagare alla donna le spese per la riparazione del vetro.

856 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views