Picchiata continuamente dal figlio: 65enne lo uccide, lo decapita e lo evira con una motosega
Stanca dei continui soprusi che doveva subire nella sua abitazione, ha sorpreso il figlio in casa, dopo averlo ucciso a padellate, lo ha fatto a pezzi con una motosega elettrica tagliandoli anche la testa e il pene prima di infilare le 70 parti del cadavere in un sacco della spazzatura. È la brutale storia di violenza che arriva dalla Russia dove la donna, Lyudmila R, è stata dichiarata colpevole di omicidio ma ha evitato la prigione perché è stata provocata . Come emerso nel processo a suo carico, infatti, il figlio 42enne la picchiava e umiliava ripetutamente rendendo la sua vita un inferno. In una occasione il 42enne, ubriaco, avrebbe tentato anche di violentarla dopo averla confusa con la sua ex-moglie a causa dell'alcol.
Dopo il delitto la 65enne aveva cercato di far sparire il cadavere del figlio gettandolo nei bidoni della spazzatura davanti casa a Chabarovsk, città della Russia estremo-orientale, ma è stata sorpresa e denunciata dai vicini. Questi infatti hanno chiamato la polizia perché hanno rilevato "l'odore di un cadavere" che proveniva dal suo appartamento. Quando i poliziotti sono giunti sul posto, la donna ha sostenuto che i sacchi contenevano "carne di orso marcio" portata da suo figlio da una battuta di caccia. È bastato un controllo superficiale però per rinvenire mani e piedi umani. Solo a quel punto la signora ha confessato, spiegando però che la sua vita era stata completamente stravolta da quando suo figlio era stato cacciato da sua moglie ed era andato a vivere con lei.