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Picchia a morte il figlio di 14 mesi del fidanzato: “Ero stufa di fargli da babysitter”

La 24enne era e frustrata dal fatto che il suo fidanzato l’avesse lasciata per l’ennesima volta a fare da babysitter al piccolo così in uno scatto di ira ha iniziato a picchiarlo provocandogli però ferite gravi che hanno portato alla sua morte.
A cura di A. P.
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Era stufa, arrabbiata e frustrata dal fatto che il suo fidanzato l'avesse lasciata per l'ennesima volta a fare da babysitter ai suoi figlioletti così ha iniziato a picchiare il più piccolo che aveva soli 14 mesi di vita e non ha smesso fino a quando lui ha perso i sensi ed è morto. fosse stata lasciata a prendersi cura di questi bambini. Protagonista dell'assurda violenza è una ragazza statunitense di 24 anni, Amber Reeves, che ora deve rispondere dell' omicidio di secondo grado del piccolo Logan Tracy, trovato morto a causa di un trauma violento all'addome lo sorso ottobre nella casa di famiglia a Jackson, nello stato del Michigan.

"Sulla base delle sue dichiarazioni, in particolare che era arrabbiata e frustrata dal fatto che fosse stata lasciata da sola a prendersi cura di questi bambini, pensiamo che lei lo abbia picchiato per vendicarsi del fidanzato", ha spiegato il sostituto procuratore Kelsey McKinnie. Reeves, che ha figli propri, è stata condannato a non avere alcun contatto con minori di età inferiore ai 14 anni ma rimane in custodia in attesa del processo per l'accusa più grave. La 24enne si è dichiarata colpevole solo di abusi e violenze su minore ma non di omicidio. Se sarà condannato per la morte di Logan dovrà  affrontare una pena massima di 15 anni

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