Perde l’autobus di notte, agente fa finta di soccorrerla ma stupra la 19enne in caserma

Dopo essere rimasta a piedi in strada sarebbe stata avvicinata da un poliziotto fuori servizio che, fingendo di volerla aiutare, l'avrebbe portata in centrale dove però l'avrebbe brutalmente stuprata prima di riaccompagnarla nel luogo dove l'aveva trovata. È la terribile storia di violenza denunciata da una ragazza malese di 19 anni alla stessa polizia di Sarikei dove si sarebbero svolti i fatti. La vittima ha raccontato che era in viaggio in pullman dall'ovest verso l'est del Paese per raggiungere la sorella quando ad una fermata nella città di Sarikei si è attardata in bagno e il mezzo è ripartito. Avendo lasciato soldi e cellulare nella borsa sul pullman non sapeva come fare. A questo punto le si è avvicinato un uomo che le ha dato un telefono per chiamare la sorella e poi le ha consigliato di andare dalla polizia vista l'ora, intorno alle 4 del mattino.

Lei avrebbe accettato il suo aiuto e a questo punto che l'uomo, indentificandosi come agente, l'avrebbe condotta sul retro della stazione di polizia dove avrebbe abusato di lei nel bagno. "Quando ha fermato il suo veicolo al cancello della stazione di polizia, ha iniziato a molestarmi. Mi ha detto di andare nel bagno della caserma. Ho fatto quello che mi ha detto di fare perché avevo paura", ha raccontato la 19enne. Dopo lo stupro infine l'ha portata indietro al terminal degli autobus dandole dei soldi per nuovi biglietti. La ragazza però poco dopo è tornata in centrale con la sorella che si era precipitata sul posto e ha denunciato l'agente. A questo punto i colleghi dell'uomo avrebbero invitato le due a desistere. Temendo per la loro sicurezza, la vittima e sorella quindi hanno presentato una denuncia in un'altra stazione di polizia rendendo il caso pubblico.