Perde a Call of Duty, si vendica mandando gli SWAT a casa dell’avversario

Call of Duty è un videogioco molto popolare in tutto il mondo. Si tratta di uno sparatutto in prima persona, tra i più apprezzati online. Lo sa bene Rafael Castillo, 17enne abile videogiocatore, "colpevole" proprio di troppa bravura col joypad in mano. Il ragazzo ha infatti subito un'irruzione di 60 ufficiali, accompagnati da elicotteri, vigili del fuoco e SWAT, l’unità speciale per le operazioni antiterrorismo. A chiamare la polizia, come racconta il New York Post, è stato un videogiocatore sconfitto. Proprio così. Frustrato ed irritato, il perdente è riuscito a rintracciare l'indirizzo di Castillo, ha chiamato il 911 spacciandosi per lo stesso 17 enne e ha scatenato l'allarme: "Ho appena ucciso sua madre e potrebbe sparare ad altre persone" sono state le parole dell'anonimo giocatore.

Dopo pochi minuti il povero Rafael si è ritrovato la sua casa a Long Beach, California, circondata. Il giovane però non si è accorto di niente, almeno fino a quando gli Swat non sono entrati in azione. Non appena gli agenti hanno visto la madre (viva) e lo stesso Rafael, che stava ancora giocando a Call of Duty (con tanto di cuffie), hanno capito che si trattava di uno scherzo. Nel frattempo il fratello maggiore, tornato a casa per pranzare, si è ritrovato di fronte una scena davvero degno del miglior videogame d'azione: decine di agenti davanti alla casa. "Pensavo fosse scoppiato un incendio" ha detto al New York Post. Ora l'Fbi è sulle tracce del'autore della telefonata anonima.