“Perché non mi aiuti?”. 20enne incinta costretta a portare da sola la spesa a casa. Il video choc
Una madre incinta è stata costretta a portare da sola una spesa di 200 sterline (225 euro) su due rampe di scale dopo che un autista della catena di supermercati inglesi Asda si è rifiutato di aiutarla. Amy Natasha Botten, 20 anni, di Feltham, a ovest di Londra, non ha avuto altra scelta che lasciare il figlioletto nel suo appartamento mentre andava al piano terra per recuperare le buste delle spesa, piene di generi alimentari, e poi tornare su. La donna ha pubblicato un video su Facebook per documentare il tutto. Il filmato inizia col bimbo in lacrime dopo che la madre è stata costretta a scendere al piano terra, lasciandolo da solo. Amy, incinta di quattro mesi, appare chiaramente affaticata quando si trova a fronteggiare l'autista che si limita a lasciare le buste di plastica sul fondo della tromba delle scale. “Non puoi aiutarmi? Il bambino è lassù che grida?" chiede la giovane. Ma lui risponde: "Preferirei di no”. E Amy replica: “Preferiresti di no? Ma questo è il tuo lavoro”. E ancora: “Non riesci a sentire il mio bambino piangere?”. L'uomo, che parla un inglese stentato, indica gli acquisti sul pavimento e risponde "Poco, nessun problema. Ma questo..”. Mentre inizia a spostare le buste di plastica, Amy gli dice ancora: "Non puoi essere una persona decente… Vedi che sono incinta. Stai per andartene e lasciarmi qui? Grazie mille per il tuo aiuto”. L'uomo quindi se ne va senza dire altro.
Dopo aver postato il video su Facebook, la ragazza ha scritto: "Questo non dovrebbe accadere a nessuno, a persone in cattiva salute, a persone sole, anziane, disabili, incinte !! Non dovrebbe accadere. Si chiama consegna a domicilio. Ho dovuto portare 200 sterline di spesa su due rampe di scale da sola. Non ho avuto nessuna scelta se non lasciare mio figlio a piangere da solo. Feltham asda mi ha dato una bottiglia di champagne e dei fiori per scusarsi perché l'autista non ha fatto il suo lavoro. (No, non lo berrò e no non l'ho registrato per il risarcimento)”. Un portavoce della catena di supermercati è poi intervenuto con un messaggio ufficiale: "Cerchiamo sempre di offrire ai nostri clienti un ottimo servizio, ma chiaramente ci siamo sbagliati in questa occasione e siamo davvero dispiaciuti. Abbiamo offerto tutte le nostre scuse alla signora Botten e siamo in contatto con lei per cercare di fare ammenda”.