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Pensionato scopre per caso di aver vissuto per mesi con una vite nel polmone

A rivelare la presenza del corpo estraneo è stata una radiografia toracica eseguita per altre ragioni. Incerta la dinamica che ha portato la vite a pochi millimetri dal polmone.
A cura di Redazione
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La radiografia eseguita presso l'ospedale di Pordenone.
La radiografia eseguita presso l'ospedale di Pordenone.

Un centimetro e mezzo di ferro conficcato a pochi millimetri da un polmone senza che il soggetto accusasse mai dolore. Un pensionato di Pordenone di 80 anni ha scoperto di avere una vite in un bronco, probabilmente diversi mesi dopo averla ingerita. La scoperta è avvenuta per caso, dato che l'uomo non ha accusato mai alcun dolore. Anche in caso di tosse, l'oggetto estraneo non causava alcuna sofferenza. Una radiografia del torce, eseguita per altri motivi, ha palesato la presenza della vite ad una equipe medica comprensibilmente sorpresa. Il pensionato è stato subito inviato al reparto di Pneumologia del Santa Maria degli Angeli diretto da Francesco Mazza e sottoposto ad un'operazione chirurgica presso l'ospedale di Pordenone. L'intervento è riuscito perfettamente.

Non è ancora chiaro come l'oggetto sia finito a pochi millimetri del polmone. E' probabile tuttavia che l'incidente sia avvenuto nel corso di un lavoro domestico svolto dall'uomo. Secondo quanto raccontato dal paziente, diversi mesi prima della radiografia, svolgendo un lavoro in casa, è probabile che la vite sia stata "inspirata". Il pordenonese stringeva tra le labbra diverse viti quando un colpo di tosse gliene ha fatte cadere quasi tutte. Una, infatti, mancava all'appello e proprio quella potrebbe aver raggiunto la sua posizione a pochi millimetri dal polmone. Al termine dell'operazione, i medici hanno regalato l'oggetto estraneo al paziente.

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