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Paul combatte contro la depressione a 9 anni: “Ho pensato al suicidio”

Il ragazzino ha scritto una lettera raccontando come si sente e come prova ad affrontare la sua malattia. Il bambino ha detto di svegliarsi “con una sensazione orribile dentro”, per cui portrebbe “solo uccidersi per non affrontare le giornate”.
A cura di C. T.
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Un ragazzino di nove anni ha rivelato la sua battaglia contro la depressione, confessando di aver pensato più volte al suicidio. Paul, che vive a Norfolk, ha scritto una lettera raccontando come si sente e come prova ad affrontare la sua malattia. Il bambino ha detto di svegliarsi "con una sensazione orribile dentro", per cui portrebbe "solo uccidersi per non affrontare le giornate". La madre di Paul, Claire, quarant'anni, ha detto che il figlio ha dovuto attendere a lungo prima di essere visitato da professionisti, e sta cercando aiuto per curare quest'ansia acuta e una forma di autismo. La vita del ragazzino "è molto, molto difficile, perché si sente davvero infelice e depresso", ha raccontato Paul, che ha aggiunto: "Quando non stai facendo nulla e ti chiedi ‘Perché dovrei affrontare un altro giorno se ti serntirai così anche domani?' Vorrei solo non alzarmi più dal letto". Il ragazzino ha detto di sapere "che ci sono altri adulti e bambini là fuori" che si sentono come lui, ma ha ammesso di sentirsi "comunque molto solo".

Il bambino è sottoposto alla "terapia occupazionale", e utilizza un servizio di supporto denominato Punto 1, che è fornito dalla Ormiston Bambini & Famiglie Trust. Ma, ha ammesso, a volte si sforza davvero a collaborare: "Lunedì non ci riuscivo. Sono corso al bagno e ho iniziato a colpire e distruggere tutto". La madre, che vorrebbe maggior supporto da parte del sistema sanitario per bambini con problemi mentali, ha detto di trovare molte difficoltà nel cercare di aiutare il figlio nei giorni più bui, perché "alle nove dovrei essere in grado di dargli una carezza, dirgli che sarà tutto ok, e parlare di cosa lo rende così, ma non posso". La donna ha confessato di non riuscire a "fagli vedere il mondo attraverso i miei occhi, perché non è il modo in cui lui lo vede o vede se stesso". Paul si sente "inutile, come se non desse nulla al mondo e dice che sarebbe felice di non svegliarsi domani. Vorrebbe suicidarsi", ha detto la madre, che si dice "arrabbiata per la mancanza d'aiuto, nonostante le richieste al sistema sanitario nazionale" e i continui ritardi.

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