Muore in Patagonia “il re delle balene”
È morto a 71 anni in Patagonia Mariano Van Gelderen, più conosciuto come "il re delle balene". L'uomo era un pioniere dell'avvistamento dei cetacei in Argentina. Era un personaggio noto a tutti nel paese, specialmente nella penisola di Valdes, dove sbarcò nel 1970 con i compagni di una squadra di rugby e organizzò il primo avvistamento di balene. Van Gelderen era nato a Bahia Blanca, da padre olandese e madre di origine italiana. A Valdes si era stabilito nel villaggio di Punta Piramides, che "a quell’epoca era abitata da cinquantanove persone, non c’era luce elettrica e l’acqua arrivava in camion cisterne. Il telefono era a batteria", ha raccontato tempo fa in un'intervista a Revista Nueva. La sua casa era piena di mappe, pinne, boe, quadri ritraenti mare e animali.
Nei pressi del villaggio – che non lasciò mai -, Van Gelderen si organizzò con un piccolo motoscafo, e inizò le escursioni in mare. Raccontava di conoscere il suono delle balene, una per una, sottolineando come "ogni capitano di mare deve imparare ad ascoltarle", per differenziarle e interpretarne i movimenti. Il suo primo incontro con il cetaceo accadde mentre era "alla ricerca di polpi, misi la testa sott’acqua e la vidi, rimasi affascinato, aveva una mansuetudine unica". "Ho sempre amato il mare, l’Oceano è mio", diceva. La vita di Van Gelderen è stata anche al centro di un documentario.
Dalle piccole gite in motoscafo all'inizio degli anni '70 la situazione oggi è cambiata: oggi l'avvistamento dei cetacei è un grosso business per la Patagonia, che lo sfrutta soprattutto il termini di turismo. Piramides è meta ogni anno di circa centomila persone, che vogliono imbarcarsi per vedere da vicino le balene.