Muore dopo aver partorito il terzo figlio. Il marito: “Non ha potuto neppure scegliere il nome”
“Becky era perfettamente in salute. È andata in ospedale per partorire e ora nessuno la vedrà mai più. Non mi sembra reale”. Con queste parole un giovane padre inglese di 32 anni ha parlato della scomparsa di sua moglie, morta a 32 anni il 6 giugno scorso dopo aver dato alla luce il loro terzo figlio. La donna, che non avrebbe avuto problemi di salute, è entrata in coma subito dopo aver avuto un parto cesareo. Tre giorni dopo il parto sono stati spenti i macchinari che la tenevano in vita al Northampton General hospital, lo stesso ospedale in cui Becky lavorava come infermiera. E ora Brett, suo marito, è rimasto solo ad accudire i loro tre figli: Ashton di nove anni, Dolcie-Belle di cinque e l’ultimo arrivato, Hudson. È stato lui a scegliere il nome del neonato tra i tre proposti insieme a sua moglie: Becky purtroppo non lo conoscerà mai.
È passato poco più di un mese dalla tragedia e l’uomo ha raccontato ai media britannici come sta lottando per cercare di accettare la morte di sua moglie. Ad aiutarlo con i bambini ora ci sono i suoi genitori, quelli di sua moglie e gli zii. “Ho ancora la sua borsa dell’ospedale al piano di sopra, ancora chiusa, non voglio neppure aprire il suo armadio”, ha detto l’uomo. “Ogni sera metto i bambini a letto e resto con loro perché non c’è Becky con cui parlare, non c’è nessuno accanto a me sul divano, nessuno con cui condividere i silenzi”, ha raccontato ancora. Becky e Brett si erano sposati nel settembre del 2017 e il loro terzo figlio era stato concepito durante la luna di miele a Dubai. E quando Becky ha partorito suo marito era accanto a lei a tenerle la mano: la donna ha avuto appena il tempo di guardare il suo bambino prima che le sue condizioni di salute peggiorassero drammaticamente.