Muore di Aids il latin lover del paese: panico tra le donne
Segarcea è un paesino romeno di circa ottomila abitanti ed ora ben quaranta donne sono in attesa di sapere se hanno o meno contratto l'Aids. A seminare il panico è stata la morte del ventiquattrenne Daniel Decu, ritenuto il Don Giovanni del paese, che è deceduto a causa dell'Hiv. Il giovane era a conoscenza della sua malattia da tempo, ma nessuna delle sue tanti amanti era stata messa al corrente del pericolo. Solo il medico curante Cornel Stanciu, dopo una relazione di sua figlia con Decu, aveva cercato di rendere nota la condizione del giovane. Alla notifica di una querela, presentata dalla madre, il medico si era trovato costretto a desistere dalla sua opera di informazione e così le ragazze hanno conosciuto le condizioni di salute del ragazzo solo dopo l'autopsia. Diffusasi la notizia, le domande per eseguire il test di positività al virus sono giunte a dozzine.
Quaranta donne attendono il risultato, mentre due sono risultate positive al virus. L'apprensione delle ex amanti del defunto va di pari passo con il procedimento penale a carico della madre e dei familiari di Daniel Decu. L'Hiv infatti può avere per la legge rumena un rilievo penale, nel momento in cui il soggetto affetto dal virus – e consapevole di esserlo – abbia rapporti sessuali non protetti. Sebbene il giovane non sia incriminabile, potrebbero esserlo i parenti. Le autorità potrebbero infatti avviare un procedimento penale contro la madre di Daniel Decu, anche se difficilmente potrebbe essere riconosciuta colpevole di alcunché. Secondo le norme vigenti nel paese, infatti, non vi è obbligo di informazione della malattia, ma solo di profilassi.