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Muore a 9 anni di leucemia, le sue ultime parole al padre: “Ti voglio tanto bene”

Il tumore ha portato via il piccolo Kaden in appena cinque settimane. Poco più di un mese, durante il quale il bambino ha lottato coraggiosamente contro la malattia insieme alla famiglia.
A cura di Redazione
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Kaden McKenna.
Kaden McKenna.

Cinque settimane di battaglia, poi il sei gennaio la morte tra le braccia del padre a cui aveva detto poche ore prima "ti voglio bene". A novembre Kaden McKenna, un bambino di nove anni residente a Ipswich, Suffolk (Inghilterra), è stata diagnosticata la leucemia. Il cancro del sangue è progredito velocemente fino all'esito fatale, ma durante le cinque settimane di vita il bambino, insieme ai genitori Damian McKenna e Janine Bree, hanno combattuto strenuamente per tenere alta la speranza e il morale. La diagnosi è arrivata – terribile – quando i genitori hanno sottoposto il figlio a un controllo medico dopo aver notato lividi neri su tutto il corpo e una stanchezza perenne. Quando al piccolo sono cominciati a cadere i capelli, ha deciso di raderseli per raccogliere fondi per il reparto ospedaliero, ai cui piccoli pazienti ha anche acquistato i regali di Natale. Di fronte a quei lividi i genitori inizialmente avevano pensato ad un'aggressione, al fatto che il ragazzo potesse essere vittima di bullismo. "Ci ha assicurato che non era stato vittima di bullismo – riferiscono i genitori – e lo abbiamo portato dai medici". Dall'Ipswich Hospital è stato immediatamente tradotto all'Addenbrooke di Cambridge, dove i medici hanno confermato che Kaden era affetto da leucemia linfoblastica acuta (ALL).

I linfociti sono come globuli bianchi immaturi che normalmente si sviluppano e riproducono in modo ordinato, al fine di combattere le infezioni. Nella leucemia, però, le cellule continuano a dividersi nel midollo osseo, riempiendolo ed impedendigli di sviluppare cellule del sangue sane. Non solo: i globuli bianchi, non potendo maturare, non riescono ad opporsi alle infezioni. La malattia, nel giovane organismo di Kaden, è stata spietata, ma il giovane paziente non si dava per vinto e, come ha spiegato il padre, "pensava sempre agli altri prima di se stesso, in particolare i suoi fratelli". "Non si è lamentato, mostrato sconvolto o lamentato una sola volta. Quasi tutte le sere andava in giro nel reparto dicendo buonanotte alle infermiere".

Le sue condizioni di salute, però, sono peggiorate dopo Capodanno, quando, spiega ancora il padre, "Kaden ha cominciato a stare davvero male con difficoltà di respirazione, che rendevano difficile sentirlo quando parlava". Nel giorno dell'Epifania ha sospirato qualche parola tra le braccia del padre, che, non sentendo, lo ha liberato un momento dalla mascherina e gli ha chiesto di ripetere. "Ha detto che mi voleva bene, e gli ho risposto che gliene volevo di più". "Ti voglio bene tanto, tanto" ha risposto Kaden. Queste sono state le ultime parole che ha sentito il padre dal figlio. Poche ore dopo, all'alba del 7 gennaio, Kaden morto. La famiglia però continua la sua opra e ha promesso di continuare la raccolta di fondi per l'ospedale attraverso una pagina dedicata sulla piattaforma di crowfounding JustGiving.

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