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Muore a 19 anni dopo un tuffo: uccisa dall’ameba “mangia-cervello”

Il 20 agosto scorso Kerry Stoutenburgh, una giovane di New York, ha fatto un tuffo nelle tiepide acque di un torrente del Maryland. Dopo dieci giorni è morta di meningoencefalite amebica primaria.
A cura di S. P.
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Una giovane americana di diciannove anni, Kerry Stoutenburgh, è morta dieci giorni dopo un tuffo nelle acque di un torrente del Maryland. La ragazza, che era in vacanza con la famiglia, il 20 agosto scorso è stata colpita da una meningoencefalite amebica primaria: una delle più letali patologie infettive a carattere parassitario, con oltre il 90% di mortalità. A confermare la presenza della ameba “mangia cervello” (Naegleria fowleri) nell'organismo della diciannovenne è stata la dottoressa Carol Smith del Wadsworth Center del Dipartimento della Sanità. Kerry lamentava da giorni mal di testa persistenti e vomito che i medici avevano tentato di curare senza successo. I test della meningite avevano dato esito negativo e da qui i dottori si erano messi al lavoro per trovare altre possibili cause della malattia della ragazza. “Si tratta di un'infezione dalle conseguenze catastrofiche e che progredisce molto rapidamente”, ha detto la dottoressa Smith.

“Il suo ricordo resterà sempre con noi” – A causare il deterioramento del cervello con lesioni così gravi ed estese da provocare la morte del paziente entro pochi giorni dai primi sintomi è questo parassita minuscolo che, dopo essere entrato dal naso, risale lungo il nervo olfattivo fino al cervello, dove si moltiplica velocemente nutrendosi di tessuto nervoso cerebrale. In memoria della giovane americana è stata aperta una pagina di GoFundMe che ha l’obiettivo di raccogliere dei soldi per aiutare la famiglia: “Kerry era una bella persona sia dentro che fuori e ci è stata portata via troppo presto, ma il suo ricordo resterà con noi per sempre”, si legge sul sito.

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